La carenza di specialisti tecnici e scientifici è aumentata del 9%. Lo mostra l’Indice 2018
ZURIGO - Ingegneri, tecnici e informatici: in Svizzera si sente sempre di più la mancanza di queste figure professionali, con una carenza che quest’anno per il personale tecnico e scientifico è aumentata del 9%. Mentre si parla di un incremento pari all’8% per quello informatico. Ecco quanto si evince dall’Indice della carenza di personale qualificato 2018 elaborato dal Gruppo Adecco Svizzera e dal Servizio di monitoraggio dell’Università di Zurigo.
Attualmente le professioni di ingegneria, tecnica e informatica si posizionano quindi nella Top 5 per la necessità di personale, con quelle di ingegneria al primo posto. Per le imprese di tutto il paese risulta quindi difficile trovare sufficienti specialisti competenti in questi settori. «Nella selezione del personale a breve termine, le aziende possono offrire condizioni d’impiego vantaggiose, quale per esempio un salario più elevato. Se però non riescono a trovare neanche così le figure professionali necessarie, sono costrette a cercarle all’estero» spiega Helen Buchs del Servizio di monitoraggio dell’Università di Zurigo. E aggiunge: «A lungo termine, le imprese dovrebbero investire di più nella formazione e nel perfezionamento dei propri dipendenti attuali e futuri».
Serve manodopera anche nel sanitario - Non si parla comunque soltanto di professioni tecniche. Al secondo posto della classifica si piazza infatti il settore fiduciario, che comunque rispetto allo scorso anno resta stabile. Nella Top 5 ci sono poi anche gli impieghi sanitari. «In questo caso osserviamo soprattutto la tendenza verso una forte domanda di professioni più qualificate, mentre quelle di assistenza domiciliare e ausiliaria sono più facili da trovare» afferma Corinne Scheiber di Adecco Medical Svizzera.
E altrove c’è eccedenza - Ma se da una parte il personale manca, altrove ce n’è invece troppo. Si tratta in particolare dei settori alberghiero e della ristorazione, dei servizi alla persona e dell’edilizia. Ambiti, questi, in cui l’offerta di lavoro supera infatti di gran lunga la domanda: per ogni posto di lavoro, si presentano moltissimi candidati. A causa dell’offerta eccessiva di manodopera, si può desumere che - spiegano gli autori dell’indice - siano parecchie le persone che, per riuscire a trovare un impiego, dovranno riqualificarsi o addirittura imparare una professione completamente nuova. «Fa riflettere che molte occupazioni con bassi requisiti di formazione attirino un numero spropositato di persone rispetto ai posti effettivamente offerti. In questi casi, potrebbe valere la pena investire su formazione e perfezionamento professionale» conclude Helen Buchs.
Top 10 della carenza di personale