Lo scorso anno erano emersi numerosi casi di conflitto d'interesse.
ZURIGO - I direttori delle cliniche dell'Ospedale Universitario di Zurigo (USZ) non potranno più essere assunti anche dall'università. Inoltre, in futuro saranno nominati dalla direzione dell'USZ e non più dai suoi amministratori. Il Gran Consiglio zurighese reagisce così agli scandali venuti alla luce l'anno scorso sui conflitti d'interesse di alcuni medici.
Un primario di cardiochirurgia che utilizza protesi di aziende di cui è azionista e abbellisce i rapporti delle operazioni. Un altro responsabile di una clinica che somministra trattamenti per conto del suo studio privato utilizzando il personale dell'USZ. Questi sono i fatti più gravi rivelati da un whistleblower e confermati da diverse inchieste, tra cui una parlamentare.
Dopo aver discusso il rapporto d'inchiesta parlamentare pubblicato a marzo, i deputati hanno quindi approvato diverse mozioni per regole più severe. In futuro, i capi delle cliniche USZ dovranno essere nominati dalla direzione dell'istituzione e non più dal Consiglio USZ, che funge da "consiglio di amministrazione". Questa misura ha lo scopo di permettere alla direzione dell'USZ di controllare meglio i quadri e di richiamarli all'ordine se necessario.
Un'altra misura importante: i dirigenti non potranno più essere contemporaneamente dipendenti dell'USZ e dell'Università di Zurigo. Gli interessati saranno impiegati solo dall'ospedale universitario. Si tratta di una misura già in vigore in altri ospedali universitari in Svizzera.
L'USZ e l'Università dovranno accordarsi sulle attività d'insegnamento e di ricerca dell'università. Qualsiasi discrepanza dovrebbe essere analizzata e risolta attraverso un controllo più attento da parte della commissione competente del Gran Consiglio.
Lo scandalo era scoppiato la scorsa primavera. In seguito alla denuncia di un whistleblower, il capo della chirurgia cardiaca è stato accusato di utilizzare protesi di aziende in cui aveva una partecipazione finanziaria, senza dichiararlo. Ha anche presumibilmente abbellito i risultati degli studi per Swissmedic.
Il direttore della clinica di chirurgia orale e maxillofacciale rinviava sistematicamente i pazienti dell'ospedale universitario (USZ) al suo studio privato. In alcuni casi ha pure utilizzato il personale del Centro dentistico dell'Università di Zurigo per somministrare il trattamento per conto del suo studio privato. Il capo della clinica ginecologica avrebbe invece operato tre donne contemporaneamente secondo il piano delle operazioni.
I tre direttori di clinica non lavorano più per l'USZ. L'anno scorso è stata trovata una soluzione per porre fine alla loro attività.