I dati pubblicati oggi da Berna mostrano che il numero di disoccupati in Svizzera non era così basso da 20 anni
Come afferma il capo-economista della banca Reiffeisen Matthias Geissbühler in una teleconferenza, questa tendenza potrebbe però non durare a lungo
BERNA - L'economia Svizzera festeggia. I dati presentati oggi da Berna, mostrano che la disoccupazione ha raggiunto i minimi storici. Era da oltre 20 anni che le persone senza un impiego non erano così poche. Ma «c'è la possibilità che il vento cambi presto», ha affermato oggi il capo-economista della banca Reiffeisen Matthias Geissbühler in una teleconferenza, rispondendo alle domande dei giornalisti invitati per conoscere le previsioni dell'istituto relative al secondo semestre in materia d'investimenti. Vi sono già aziende che stanno facendo piani con un numero di dipendenti in calo, ha aggiunto.
Secondo lo specialista il fatto che venga registrato un record di posti vacanti in un contesto generale sempre più orientato a un rallentamento economico può essere visto come una contraddizione. Tuttavia a suo avviso non bisogna sopravvalutare i dati sul mercato del lavoro, in quanto si tratta di indicatori che mostrano in modo ritardato la realtà della situazione.
Per quanto riguarda il quadro generale, Geissbühler ha parlato di un primo semestre deludente per gli investitori. Ma anche le prospettive non sono rosee: le banche centrali proseguiranno la loro politica monetaria restrittiva e aumenteranno ulteriormente i tassi di riferimento. Intanto i rischi di recessione sono crescono in modo significativo. Secondo Raiffeisen la correzione del mercato azionario non è probabilmente ancora conclusa, mentre nel frattempo le obbligazioni hanno acquisito maggiore attrattiva.
La banca ha anche confermato la sue previsioni di crescita per l'economia svizzera risalenti allo scorso 7 giugno: il prodotto interno lordo elvetico dovrebbe crescere del 2,2% quest'anno e dell'1,5% l'anno prossimo.