Julia Navalnaya, moglie dell'attivista Alexei Navalny, è intervenuta oggi durante il 53° simposio dell'Università di San Gallo
SAN GALLO - Julia Navalnaya, la vedova dell'oppositore russo Alexei Navalny morto in carcere, è intervenuta oggi al 53° simposio dell'Università di San Gallo. «Vladimir Putin deve essere perseguito per i suoi crimini», ha ribadito, sottolineando che si tratta di un «dittatore» che imprigiona o uccide i suoi oppositori, come avvenuto con suo marito.
Per Putin il crimine più orribile commesso da Alexei Navalny è stato quello di incoraggiare i giovani a impegnarsi in politica, ha aggiunto Julia Navalnaya, sostenendo che per salvare la democrazia in Russia è necessario un cambio generazionale a livello politico.
Le democrazie occidentali, governate dallo Stato di diritto, hanno difficoltà a capire Vladimir Putin, un presidente «corrotto» che si comporta come un «boss mafioso», ha proseguito. Se si vuole indebolirlo o farlo cadere è una perdita di tempo considerarlo un politico, secondo Julia Navalnaya: «deve essere perseguito».