Il volo, decollato da Londra, sarebbe dovuto atterrare a Zurigo. La compagnia: «Ci scusiamo con i clienti».
GINEVRA - In realtà, per circa 150 passeggeri svizzeri, il viaggio da Londra a Zurigo avrebbe dovuto essere breve. Ma, il volo LX339, partito già con un'ora e mezza di ritardo, è infine atterrato alle 23:30 in quel... di Ginevra.
Da lì, come riferiscono i lettori, le cose sono andate davvero a rotoli: «Siamo stati semplicemente lasciati lì», ha spiegato un passeggero a 20 Minuten.
Swiss, che ha spiegato che la deviazione si è resa necessaria a causa del ritardo, ha comunicato ai passeggeri che avrebbero dovuto trovarsi da sé un alloggio. La compagnia ha anche confermato che questo sarebbe stato loro rimborsato solo nel caso avessero pernottato in strutture da tre stelle, o inferiori.
«Purtroppo - ha commentato un altro viaggiatore - a giugno, e dopo mezzanotte, è davvero difficile trovare una stanza d'albergo a Ginevra».
Alla fine, c'è chi ha optato per il taxi, spendendo ben 790 franchi per il tragitto Ginevra-Zurigo. Una spesa, questa, che non è stata coperta da Swiss.
«La qualità del servizio è crollata negli ultimi tempi - ha aggiunto a caldo un terzo passeggero - c'erano a bordo anche famiglie con bambini che hanno dovuto trascorrere la notte in aeroporto».
Contattata da 20 Minuten, la compagnia aerea ha confermato che «a causa del ritardo accumulato dal volo LX339 non è stato possibile atterrare sulla pista di Zurigo».
Sebbene Swiss abbia accordi con diverse strutture per far fronte a queste situazione, le camere in questione erano già al completo: «Non è stato possibile trovare stanze in altri hotel. Le persone hanno quindi dovuto cercare in autonomia una sistemazione. Sfortunatamente, a causa dei tempi stretti, non è stato possibile organizzare un trasporto sostitutivo per Zurigo».
Da qui le scuse ai passeggeri: «siamo costernati dal non aver potuto fornire loro una sistemazione adeguata e comprendiamo il loro disappunto. Si tratta di un esito sfortunato, estremamente frustrante anche per noi. Chiediamo scusa a tutti i passeggeri per il disguido».