Il tasso di sfitto degli spazi commerciali è in costante calo. Preoccupa, però, la situazione nei piccoli centri
BERNA - Da Zurigo a Basilea. Da Ginevra a Berna. Ovunque, in Svizzera, è sceso il tasso di sfitto degli spazi commerciali.
Numeri positivi - I dati, forniti dal gruppo CBRE e riportati dalla AArgauer Zeitung, mostrano come, nelle 28 vie commerciali prese in esame, i negozi siano sempre più presenti e godano di ottima salute. Nello specifico, la percentuale di esercizi commerciali vuoti è scesa dal 2,4 al 2,1% in sei mesi.
I dati - In particolare, le città che hanno fatto registrare il segno meno sono Zurigo (dall’1,8 all’1,2%), Ginevra (dall’1,9 allo 0,9%), Basilea (dal 3,8 al 3,7%), Lucerna (dal 3,5 al 2,6%) e Winterthur (dal 3,1 al 2,1%). In controtendenza, invece Losanna (dallo 0,7 all’1,3%) e San Gallo (dal 5,7 all’8,6%).
I costi - Se gli affari vanno bene, i prezzi degli affitti salgono (o rimangono alti). Nella Bahnhofstrasse di Zurigo, per un negozio di circa 100 metri quadrati si arriva a spendere 11’000 franchi al metro quadro. Al secondo posto di piazza la rue du Rhône di Ginevra con 6'500 franchi, seguita dall'area intorno alla Schwanenplatz di Lucerna (5’000 franchi).
Negozi fotocopia - L’offerta delle vie dello shopping non è però diversificata come molti vorrebbero. Spesso si trovano, in fotocopia, marchi come H&M, Zara o Claire's. Il 74% dei negozi nelle 28 vie più importanti appartiene attualmente a una catena. Il 47% dei negozi sono filiali di fornitori che operano in diversi Stati. Questa cifra è aumentata di un altro punto percentuale nel giro di sei mesi.
Il rovescio della medaglia - Tuttavia, esiste il rovescio della medaglia. Nelle località meno importanti e nelle città più piccole, la situazione in alcuni casi è complicata. La vendita al dettaglio online, alimentata da nuovi fornitori a basso costo provenienti dalla Cina come Temu o Shein stanno mettendo sotto pressione alcuni centri cittadini più piccoli.
I "city manager" - Per contrastare la desolazione dei centri cittadini, molti di essi hanno istituito dei "city manager" per occuparsi della locazione dei negozi vuoti, ma anche per rivitalizzare i centri cittadini nel loro complesso