Coinvolti 1600 militari in operazioni a tutela di infrastrutture sensibili
ZURIGO - Una settimana insolita intorno all'aeroporto di Zurigo. Carri armati e oltre 1600 militari in assetto, stanno presidiando da lunedì lo scalo cittadino in quella che è una maxi esercitazione.
E se parte dei militari è schierata a difesa dell'aeroporto, un'altra parte ricopre invece il ruolo di sabotatore.
Martedì sera, ad esempio, gli automobilisti zurighesi hanno assistito ad uno spettacolo insolito tra Glattbrugg e Kloten: i mezzi corazzati dell'esercito hanno creato un posto di blocco nel tunnel di Bubenholz. Quella che sembrava la scena di un set cinematografico faceva invece parte dell'esercitazione per capire come proteggere le infrastrutture critiche intorno allo scalo.
Il copione dell'esercitazione è allarmante: sabotatori ostili tentano di sabotare strutture importanti come stazioni di rifornimento, stazioni radar e sottostazioni, di infiltrarsi nei data center o addirittura di rapire i dipendenti del controllo del traffico aereo. «Le conseguenze sarebbero fatali non solo per la piazza economica di Zurigo, ma per l'intera Svizzera», afferma Willy Brülisauer, formatore e direttore di divisione.
Ma lo scenario non è un po’ inverosimile? «No», dice Brülisauer. «Senza pessimismo: dobbiamo essere preparati allo scenario peggiore». È noto che a causa degli attuali sviluppi geopolitici, in particolare della guerra in Ucraina, le infrastrutture critiche sono sempre più colpite da spionaggio e sabotaggio. «Il rischio associato è aumentato notevolmente: ecco perché dobbiamo prepararci»
Per allenarsi nel modo più realistico possibile, militari e 20 esperti poliziotti cantonali hanno simulato la parte avversaria, ha spiegato Brülisauer. Uno dei compiti era identificare le persone sospette durante un blocco del traffico nel tunnel di Bubenholz.