Tenere d'occhio i conti fa parte del suo lavoro da ministra delle Finanze. Ma come ha imparato a risparmiare?
ZURIGO - Non spendere più di quanto si ha, porre delle limitazioni e capire che nella vita non si può avere tutto. Sono alcuni dei consigli elargiti dalla ministra delle Finanze Karin Keller-Sutter nel corso di un'intervista comparsa questa mattina sulle pagine della NZZ am Sonntag.
In un excursus ha rivissuto la sua relazione con denaro e risparmi, prima di diventare consigliera federale. «Durante gli studi - ha raccontato - ho sempre dovuto mettere in conto la mia paghetta. Andare al cinema era un lusso per me. Per questo motivo ho sempre lavorato durante la pausa semestrale: come cassiera al supermercato o a casa dei miei genitori in un ristorante. In questo modo contribuivo anche alle spese per gli studi o per gli extra, come gli acquisti o le vacanze».
Non spendere più di quanto si guadagna - Le viene chiesto se abbia subito qualche rinuncia particolarmente difficile. «Non ricordo una misura di risparmio nello specifico. Ma ho imparato già da bambina che non si può avere sempre tutto e che bisogna contribuire in prima persona se ci si vuole permettere qualcosa». E malgrado non abbia una regola d'oro da applicare dice che per lei è fondamentale «non spendere più di quanto si guadagna. Da molti anni - prosegue - metto da parte ogni mese una somma per le vacanze e, naturalmente, per le tasse. Così facendo si evitano brutte sorprese».
Gestire i politici - La stessa oculatezza la riserva per il denaro pubblico. «Rappresento gli interessi dei contribuenti. Lo Stato deve disporre di risorse adeguate per poter svolgere i suoi compiti principali. Questo garantisce che lo Stato sia in grado di agire, soprattutto in tempi di crisi. Tuttavia, lo Stato non deve dimenticare che i fondi che spende devono prima essere generati dai cittadini e dall'economia. Deve quindi assicurarsi che il gettito fiscale sia utilizzato nel modo più efficiente possibile e che finisca nel posto giusto». E spiega che «facendo notare ripetutamente ai politici che una sana politica finanziaria è fondamentale per la prosperità e la sicurezza del nostro Paese» serve per convincerli a risparmiare. «Il freno all'indebitamento ha un effetto disciplinante».
Spiega poi che «il settore in cui la spesa è rimasta stabile è l'agricoltura. A gennaio, il Consiglio federale sottoporrà a consultazione il 27° pacchetto di misure di sgravio. Il pacchetto si basa sulle conclusioni del gruppo di esperti Gaillard. È già stato detto che l'obiettivo è "salvare lo Stato fino alla morte". Il fatto è che anche se riuscissimo ad attuare completamente il pacchetto di sgravi 27, la spesa aumenterebbe comunque del 2% all'anno».
Bilancio in linea con il freno al debito - E sul preventivo approvato nelle scorse settimane dal Parlamento: «Secondo la proposta del Consiglio federale, le spese per l'esercito sarebbero aumentate meno rapidamente. Il piano prevedeva una spesa aggiuntiva di 20 miliardi entro il 2035. Nel budget del 2025, il Parlamento ha aumentato le spese militari di altri 500 milioni per l'anno successivo. Se queste decisioni verranno mantenute nei prossimi anni, entro il 2035 si aggiungeranno diversi altri miliardi. Ho sottolineato in Parlamento che, sebbene sia stato raggiunto l'equilibrio di bilancio per il 2025, la necessità di aggiustamenti negli anni successivi si è fatta più pressante. Al momento, tuttavia, è fondamentale che il Parlamento abbia adottato un bilancio in linea con il freno al debito».
Cosa ci salverà nei prossimi anni? - Conclude, infine, con una lettura circa la situazione finanziaria "desolante" del governo federale. Nei prossimi anni Keller-Sutter crede che sarà «la consapevolezza che non si può spendere più di quanto si guadagna» a salvare la Confederazione. «Fa parte del nostro Dna. Proprio come il nostro spirito pubblico: quanto il gioco si fa duro, siamo pronti a mettere da parte i nostri interessi a favore del bene comune. Sono fermamente convinta che con questa modalità possiamo risolvere i nostri problemi finanziari».