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Il prezzo del petrolio a livelli record (il barile ha superato ieri i 135 dollari) non è più soltanto un problema per gli autotrasportatori: lo è per l'intera società, ha detto all'ATS il direttore dell'ASTAG Michael Gehrken prima dell'inizio dell'assemblea.
Secondo Gehrken, quella di una riduzione della tassa sul carburante diesel è una rivendicazione responsabile, perché il traffico stradale copre i costi che causa e il gasolio è più ecologico della benzina.
Secondo il direttore dell'ASTAG il sistema di tassazione del diesel va inoltre cambiato: esso deve basarsi sul volume e non più sul peso, perché il gasolio è più pesante della benzina.
La ministra dell'economia Doris Leuthard condivide questa argomentazione: lo scorso fine-settimana, in interviste alla stampa domenicale, la consigliera federale si è espressa a favore di una riduzione della tassa. A suo avviso, la tassa sul diesel dovrebbe essere uguale a quella sulla benzina: con l'obbligo del filtro antiparticolato non c'è più ragione di penalizzare maggiormente il gasolio.
Il consigliere nazionale bernese dell'UDC Adrian Amstutz è stato eletto come previsto nuovo presidente centrale dell'ASTAG. Era l'unico candidato per succedere all'ex "senatore" appenzellese del PPD Carlo Schmid. Per Amstutz la politica di trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia è la sfida maggiore per gli autotrasportatori. Ci vogliono più mercato e più concorrenza, ha affermato. Il passaggio dell'UDC all'opposizione non comprometterà la sua attività di presidente dell'ASTAG in difesa degli interessi di categoria, sostiene Amstutz, che nell'UDC bernese rappresenta l'ala vicina a Christoph Blocher.
Carlo Schmid, per otto anni alla testa dell'ASTAG, è stato eletto dai circa 200 delegati presidente onorario dell'associazione.
