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Nelle strutture della regione sono già arrivate le prime cancellazioni. Ma un albergatore assicura: «Ci troviamo in una zona sicura»
BREGAGLIA (GR) - «Questa regione vive di turismo. Ma ora arrivano già le prime cancellazioni». Così l'albergatore T.B.* a cinque giorni della frana che lo scorso mercoledì si è staccata dal Pizzo Cengalo, in Bregaglia, raggiungendo il villaggio di Bondo. La sua struttura si trova poco poco sopra la località, dove ancora ieri bastava guardare fuori dalla finestra per vedere una montagna in continuo movimento: singoli massi che scendono dal versante del pizzo e che ora fanno paura a chi aveva previsto una vacanza nella regione. «Abbiamo ospiti fissi che decidono di venire comunque, ma altri temono ulteriori cedimenti e cancellano la loro prenotazione» spiega l'albergatore, che è stato tra i primi a dare l'allarme. Eppure, sottolinea ancora T.B., ad eccezione delle zone a rischio, la valle è sicura. «E una frana di questa portata era attesa già da tempo, quindi si era preparati».
L'albergatore constata che a Bondo sono stati danneggiati soltanto gli edifici più recenti, non il nucleo storico. «Un tempo si sapeva ancora dove costruire un villaggio» afferma. E T.B. spera che ora la roccia restante frani a tappe, senza provocare ulteriori danni. «È certo che verrà giù ancora un milione di metri cubi di materiale». Lui dalla sua terrazza continuerà a osservare la montagna e, se necessario, allerterà nuovamente le autorità.
Solidarietà - Nel frattempo chi volesse aiutare la popolazione colpita può farlo tramite un conto corrente che è stato aperto dal Comune di Bregaglia per effettuare delle donazioni.
*Nome noto alla redazione
