Limo sospetto: l'azienda va al contro attacco dopo le insinuazioni del periodico L'inchiesta. Se ne parlerà anche al radiogiornale di Radio Ticino
ASCONA – Limo inquinato usato come concime nei campi dei Terreni alla Maggia? Ha fatto parecchio discutere la polemica sollevata da un video pubblicato dal periodico L'inchiesta nelle scorse settimane. Il limo incriminato proverrebbe dalla Silos & Beton Melezza SA di Losone, che negli scorsi giorni ha denunciato direttore e autori del reportage de L'inchiesta.
Il periodico aveva dimostrato, attraverso alcune analisi, che i valori del limo usato dai Terreni alla Maggia sarebbero fuori norma. Ora il direttore Fabrizio del Pietro ha diramato un comunicato in cui spiega: «La Direzione di Terreni alla Maggia SA segnala che i campioni prelevati da EcoRisana SA sui terreni destinati alla coltivazione sono stati analizzati ai sensi dell’Ordinanza federale Osuolo. I risultati dimostrano che i valori del piombo vanno da 16 a 42 mg/kg contro un valore indicativo di 50 mg/kg e un valore di guardia di 200 mg/kg, i valori del rame vanno da 13 a 26 mg/kg contro un valore indicativo di 40 mg/kg e un valore di guardia di 150 mg/kg. Le concentrazioni di piombo e di rame non superano in nessun campione i valori fissati nell’Ordinanza Osuolo. Pertanto le analisi effettuate da EcoRisana SA confermano per i terreni di Terreni alla Maggia SA “l’assenza di un inquinamento da piombo e rame”. Visto e considerata la situazione ci permetteremo di trasmettere nel corso del corrente mese il rapporto agli uffici del Dipartimento del Territorio e del Dipartimento della sanità e della socialità del Canton Ticino».
Della questione parlerà in maniera approfondita nel radiogiornale di stasera anche Radio Ticino. Tio/20minuti da giorni sta cercando di contattare Del Pietro per avere qualche chiarimento in più sulla vicenda. In particolare per sapere se i Terreni alla Maggia sono in possesso dell'autorizzazione federale per usare il limo nei loro campi. Nessuna risposta.
Tio/20minuti ha interpellato anche Orlando Guidetti, principale autore del reportage che ha sollevato il polverone. Cosa ne pensa Guidetti delle nuove analisi che smentiscono in maniera categorica quanto rivelato dall'Inchiesta? «Non penso nulla. Io quei documenti non li ho visti. E per essere attendibili le analisi, i prelievi dovrebbero essere stati fatti negli stessi terreni in cui li abbiamo fatti noi. Chi ce lo può provare?» Insomma, si prevedono nuove scintille sul caso.