L'Ufficio dell'orientamento scolastico e professionale propone un percorso per conoscere le proprie competenze. L'esperta: «Si analizza il passato per migliorare il futuro»
LUGANO - Svegliarsi al mattino e sentire di non essere soddisfatti del proprio lavoro. Affrontare ogni giornata con la sensazione di non trovarsi al posto giusto. Tutto questo senza vedere però una via d’uscita. A un certo punto della vita può capitare a chiunque. E può essere, questa, un’occasione per fare il punto della situazione e ridefinire il proprio futuro.
Si chiama bilancio di competenze ed è una proposta dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale: «L’obiettivo è di permettere la conoscenza delle proprie competenze, in maniera tale da poterle investire in un progetto» ci dice Shayda Askari, orientatrice e psicologa. Che si opti poi per la ridefinizione del proprio ruolo all’interno di un’azienda o per un drastico cambiamento di settore, «alla fine del corso si arriva a un senso di soddisfazione».
I punti di forza nascosti - Ognuno di noi ha capacità di cui spesso non è consapevole. «Il bilancio di competenze è un percorso che dà modo di essere più in chiaro sui propri punti di forza». E si parla anche di rafforzamento dell’autostima e di una migliore conoscenza di se stessi.. «Non porta da nessuna parte arenarsi nel momento di stallo, rimuginando sul passato».
Dal passato al futuro - Nel bilancio di competenze il passato gioca comunque un ruolo importante. «Quando si affronta una crisi, si ha la tendenza a guardare indietro, rimuginando sulle proprie scelte» afferma Askari. Una formazione non seguita, un lavoro non accettato. «Bisogna sì tornare sul passato, ma per analizzarlo e comprendere come migliorare il futuro». Un’analisi che nell’ambito del bilancio viene fatta soprattutto per iscritto.
Non sapere da dove iniziare - Questo è dunque quanto avviene nel corso proposto dall’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, che durante tutto l’anno offre un servizio di consulenza a giovani e adulti. «Con gli adulti ci siamo resi conto che spesso si trovano in uno stato di insoddisfazione generale e non sanno bene da che parte iniziare per riprendere in mano la loro vita». Da qui la decisione di avviare il progetto per il bilancio di competenze.
Orientamento vs bilancio - A differenza di una consulenza in orientamento, il bilancio di competenze è un percorso più lungo che richiede una grande implicazione della persona, come ci spiega ancora Askari. «Quando una persona non è soddisfatta e non si sente più a suo agio con la sua professione, il bilancio di competenze è un percorso di approfondimento e di ricerca di nuovi progetti, dove la dinamica di gruppo ha un ruolo importante di sostegno».
Disposti a mettersi in gioco - Il corso, che in Ticino viene offerto per la terza volta, si tiene in otto incontri: una prima fase si tiene in gruppo, poi si passa a un lavoro individuale, in cui ogni partecipante è seguito da un orientatore professionale, che a sua volta ha fatto un bilancio di competenze «per comprenderne appieno le dinamiche». Per partecipare «è necessario essere disposti a mettersi in gioco, essere pronti a un lavoro introspettivo e avere buone competenze a livello linguistico» sottolinea la nostra interlocutrice.
Al termine del percorso le scelte sono poi diverse. C’è chi resta sullo stesso posto di lavoro con le medesime mansioni, chi assume un nuovo ruolo, chi aggiunge delle attività extraprofessionali e infine chi decide di cambiare lavoro. «In queste quattro possibilità le persone sono soddisfatte» conclude Askari.
Il corso è previsto il prossimo autunno. Una serata informativa per gli interessati avrà luogo il 2 settembre 2019. Più info su www.ti.ch/orientamento