In Ticino c'è penuria di sacerdoti. Una cinquantina sono "pensionati", mentre un quarto ha più di 70 anni
LUGANO - Il Ticino ci sono sempre meno preti. E molti sono anziani e stanchi. A riferirlo - come riporta oggi il Caffé, è la statistica dell’Annuario della Diocesi di Lugano secondo cui risultano 220 sacerdoti, fra diocesani e extradiocesani, il 25% dei quali ha più di 70 anni. Una cinquantina sono "pensionati", mentre il 18% ha superato i 75 anni.
Non a caso i vescovi riuniti in Vaticano hanno chiesto al pontefice di valutare, laddove vi è scarsità di preti, il sacerdozio per i diaconi con famiglia.
La situazione ticinese - In Ticino, intanto, di preti diocesani "sul campo" e in attività ce ne sono solo 141 (praticamente uno ogni 2500 abitanti).
«Non lamentiamoci - dice al domenicale don Pierangelo Regazzi, vicario foraneo di Bellinzona - in America latina c’è un prete per ogni 5/10 mila abitanti». Proprio Regazzi, oggi 74enne, avrebbe dovuto ritirarsi quest’anno, ma è rimasto in servizio per mancanza di un sostituto. «Ho detto di sì, anche perché non sono solo. Quel che posso faccio, quel che non posso lo fanno gli altri».
«Se ci sono meno preti, è chiaro che quelli che restano devono saper collaborare fra di loro - sotolinea il vicario foraneo del Locarnese don Carmelo Andreatta - . Ed è chiaro che anche i laici sono chiamati ad essere più presenti e attivi. Per questo si è introdotto la pastorale di rete». Insomma, la soluzione sembra essere una maggior collaborazione fra le varie parrocchie, preti e laici.