Abbandonato il «faraonico» tunnel di base, galleria in quota o funivia potrebbero essere «l'inizio di un nuovo capitolo»
CEVIO - L'Associazione comuni della Vallemaggia (Ascovam) esprime soddisfazione per la recente decisione di abbandonare l'ipotesi di un tunnel di base tra Fusio e Airolo presa dalla Delegazione delle autorità (DA) sul progetto di collegamento con la Leventina. La variante in quota, si legge in un comunicato odierno, è ritenuta infatti «meno invasiva, sostenibile e soprattutto non faraonica dal profilo dei costi».
«L’Alta Valle intende in prima fila promuovere il rispetto di criteri sia ambientali che territoriali allo scopo di modellare un progetto equilibrato e adeguato per tutta la regione», scrive l'organizzazione che riunisce i comuni e gli altri enti pubblici o privati della Vallemaggia. «Una maggiore fruibilità delle valli dell’alto Ticino è certo auspicabile, soprattutto per chi vi abita», ma «deve mantenersi entro i limiti di un afflusso controllato e circoscritto», commenta Ascovam.
E conclude: «Per la Vallemaggia e per la Leventina potrebbe davvero essere l’inizio di un nuovo capitolo storico. Un simile collegamento ridarebbe nuova linfa a queste regioni, aprendo forse a un futuro in cui la dinamica negativa dello spopolamento potrebbe essere finalmente invertita, attribuendo ulteriore valore aggiunto alla progettualità delle nostre valli nel settore pubblico come in quello privato».
La decisione della DA era stata presa proprio in considerazione della sostenibilità dei costi e del possibile impatto ambientale di un tunnel di base.