Il Cantone reagisce ai cambiamenti annunciati ieri dal Governo italiano. Le spiegazioni del Sic
BELLINZONA - È un po’ presto per capire se la stretta italiana sulle attività fruibili solo dai possessori di un Green Pass, ossia da vaccinati, guariti e tamponati Covid negativi, sortiranno effetti anche sui ticinesi ancora non vaccinati che programmano le loro vacanze al mare o nelle città d’arte.
All’indomani delle decisioni annunciate ieri dal presidente del Consiglio Mario Draghi, il piano vaccinale ticinese non sembra registrare scossoni particolari. E comunque, come precisa il Servizio dell'informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato: «È ancora prematuro esprimersi su questi dati».
I cambiamenti introdotti in Italia hanno però delle ripercussioni anche per i ticinesi che visiteranno la penisola. E il Cantone, spiega il Sic, ha reagito prontamente: «In considerazione delle annunciate misure legate al Green Pass previste in Italia a partire dal 6 agosto, le autorità cantonali hanno provveduto fin da subito a rendere possibile, su richiesta, la stampa di un certificato parziale (una dose di due) nei centri di vaccinazione cantonale». Questa opzione, precisano da Bellinzona, è prevista dal programma informatico utilizzato anche dal Canton Ticino e dalle normative federali: «Ricordiamo a tal proposito che in Svizzera, ai sensi dell’Ordinanza sui certificati Covid-19, la validità del certificato inizia al più presto il giorno della somministrazione dell’ultima dose (vaccinazione completa). Quanto al riconoscimento italiano del certificato parziale, sono stati attivati i necessari contatti per il tramite della Confederazione».