Il consigliere di Stato De Rosa guarda con cautela ai numeri. E auspica che vengano mantenute quarantene e certificati
«Abbandonare tutte le misure adesso per poi magari fare retromarcia, sarebbe controproducente». Intanto la mascherina alle elementari torna sul tavolo del Decs
BELLINZONA - Aspettando Berna, il Ticino non resta con le mani in mano. La parola d'ordine - lo ha ribadito ieri anche la task force federale - è allentare, ma non troppo. Il Dss ha annunciato la riapertura di ospedali e case anziani alle visite esterne. Il certificato Covid resta però un requisito, sia per i visitatori che per il personale neo-assunto nella maggior parte delle strutture.
«Prudenza» - Ottimisti insomma, non temerari. Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa si attiene alla linea della «prudenza» e auspica che il Consiglio federale nella sua seduta odierna faccia altrettanto. «L'inverno è ancora lungo e la contagiosità della variante Omicron continua a dimostrarsi molto elevata» sottolinea a tio.ch/20minuti. I numeri di contagi e ricoveri in Ticino sono «importanti e devono indurci alla cautela».
Quarantena da mantenere - Per quanto riguarda l'obbligo di quarantena - che Berset ha annunciato di voler abolire da subito - De Rosa tira il freno. «Le regole sono già state riviste. Oggi vi vengono sottoposti solo i conviventi e i contatti intimi, un provvedimento di per sé già molto mirato e limitato nella durata, che tocca quelle persone le quali – lo vediamo nei fatti – hanno un’alta probabilità di contagiarsi».
«Non siamo un'isola in mezzo al mare» - Sulla prospettiva di abolire il Covid pass il direttore del Dss è ancora più scettico. «Vorremmo tutti lasciarci alle spalle la pandemia ma potremo farlo solo quando avremo la certezza di poter davvero chiudere questo capitolo. Abbandonare il certificato adesso, per poi magari fare retromarcia, sarebbe controproducente e genererebbe disorientamento tra la popolazione. Non dimentichiamoci anche che non siamo un’isola in mezzo al mare e il certificato serve anche a garantirci il diritto di viaggiare negli altri Paesi».
Anche nella scuola qualcosa si muove - La linea ticinese non è comunque quella della "disobbedienza". Il consigliere di Stato si dice favorevole a «misure condivise sul piano nazionale» piuttosto che «a soluzioni differenziate o a macchia di leopardo». E se negli ospedali la stretta si allenta, lo stesso potrebbero accadere a breve nelle scuole. Dal Decs fanno sapere che l'obbligo di mascherina alle elementari è tornato in discussione, sulla scia dei Cantoni romandi che lo stanno abolendo. «Il tema è sul tavolo» spiega un portavoce del Dipartimento. Ma è ancora presto per parlare di date.