Gli animali sono stati soppressi e l'azienda responsabile è stata posta sotto sequestro
Negli esemplari è stato riscontrato il virus della malattia di Newcastle: la Svizzera, lo ricordiamo, ne è esente
BERNA - Lo scorso 12 maggio un privato ha importato illegalmente trenta pulcini in Ticino, nei quali gli specialisti della Confederazione hanno rilevato la presenza del virus della malattia di Newcastle.
Lo hanno reso noto Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e l’Ufficio del veterinario cantonale (UVC) del Dipartimento della sanità e della socialità.
Il veterinario cantonale, valutati i rischi legati alla possibilità d’introduzione di epizoozie, ha quindi disposto l’eutanasia degli animali. Oltre a ciò, sulla base dei risultati delle analisi (che hanno confermato la presenza della malattia di Newcastle) l’UVC ha deciso di porre sotto sequestro l’azienda alla quale erano diretti i pulcini, per evitare un’ulteriore diffusione.
Nei confronti della persona che ha importato illecitamente i pulcini sarà aperta una procedura contravvenzionale.
«Rischio contenuto»
Il rischio di contagio è in ogni caso ritenuto «fortunatamente contenuto» dall'UVC, in considerazione del fatto «che i pulcini importati non hanno avuto contatti diretti con altro pollame».
Le indagini nell’azienda, per sicurezza, sono tuttora in corso. È presumibile che, sulla base delle indicazioni sinora raccolte, i pulcini fossero stati vaccinati in Italia. Anche perché si trattava di esemplari molto giovani e senza sintomi della malattia.
«La Svizzera è esente da questa malattia»
Si ricorda che la vaccinazione contro la malattia di Newcastle è vietata in Svizzera, in quanto il nostro Paese è ufficialmente riconosciuto come esente da questa malattia.
Importare illegalmente animali, inoltre, «costituisce una seria minaccia per la salute degli animali locali», hanno ricordato sia l'UVC che l'USAV. Questo perché «anche se gli animali sembrano sani, potrebbero essere affetti da gravi epizoozie che diffondono poi ulteriormente, minacciando quindi la salute delle popolazioni animali del nostro Paese».
Per l’importazione, gli animali da reddito (si parla qui di pollame, ma anche di animali domestici come cani e gatti) necessitano di documenti adeguati e, a seconda del Paese di provenienza, di un’autorizzazione. «Se le condizioni di importazione non sono soddisfatte, l’animale viene confiscato alla frontiera e, nel peggiore dei casi, sottoposto a eutanasia», ha avvertito l'USAV.
Può avere effetto sugli umani? L'USAV ha spiegato che in casi estremamente rari l’agente patogeno della malattia di Newcastle «può causare congiuntivite in persone che hanno avuto contatti diretti e ravvicinati con animali malati».