Sono sempre di più e non sempre vengono usati come si dovrebbe. Se n'è accorta la polizia cittadina: «Uso sconsiderato»
LUGANO - Con il cambio di stagione e l’irrigidimento delle temperature, forse, qualcuno lo appenderà al chiodo. Certo è che negli ultimi mesi il fenomeno non è passato inosservato: nell’arco di un paio d’anni le strade si sono riempite di monopattini elettrici, diventati - specie in città - uno dei veicoli preferiti dai giovani.
Leggeri, economici, ma anche pericolosi e mal utilizzati, questi mezzi di micromobilità stanno subendo una graduale regolamentazione. Necessaria, d’altra parte, vista la loro diffusione. Ne sa qualcosa la Polizia della Città di Lugano che, con una certa lungimiranza, già lo scorso anno si era impegnata in una campagna di sensibilizzazione utile a rinfrescare ai loro possessori le regole della strada.
Un fenomeno esploso in poco tempo - La viabilità ha d’altronde subito dei mutamenti, come conferma il Vice Comandante della Polizia di Lugano, Mauro Maggiulli. «Effettivamente possiamo confermare che la situazione è cambiata. Con il forte aumento di questo genere di veicoli, e in particolare durante la bella stagione, contiamo un maggior numero di utilizzatori che si muovono nelle vie cittadine».
Il compito della Polizia in questo specifico contesto è quello di garantire la sicurezza dei pedoni. E se a livello di viabilità non vi sono particolari situazioni da segnalare, «situazioni anomale si riscontrano laddove questi mezzi non possono circolare, quindi sui marciapiedi oppure all'interno delle zone pedonali», precisa Maggiulli.
Tante segnalazioni e diverse sanzioni... - Conseguenza: «La Polizia Città di Lugano è stata effettivamente confrontata con numerose segnalazioni di gente che lamentava un uso sconsiderato e fuori legge di questi veicoli. Si è ritenuto quindi opportuno dare un segnale in due fasi ben distinte. La prima ha visto una campagna di sensibilizzazione partita già durante il mese di agosto 2022 e avente quale scopo quello di informare ed educare il conducente; la seconda fase ha visto l'attuazione di posti di controllo repressivi aventi lo scopo di sanzionare i conducenti indisciplinati». Che non sono pochi. Da inizio anno si possono contare «poco meno di 150 contravvenzioni».
... anche per eccesso di velocità - Alcune, addirittura per eccesso di velocità. «Da inizio anno ad oggi abbiamo accertato alcuni casi di superamento della velocità massima consentita per questa categoria di veicoli, ma farlo è tutt'altro che evidente. Infatti va sottolineata la difficoltà da parte della Polizia di provare il superamento e ciò a causa dei molteplici e diversi sistemi a "combinazione" o via app con il telefonino, che intervengono direttamente sul software per permettere lo sblocco rispettivamente il blocco della potenza/velocità del mezzo».
In caso di incidente? - Ma a guidare questi veicoli senza usare la testa non si rischia solo la sanzione, l’incidente è dietro l’angolo. Chi paga in quei casi? Anche qui Maggiulli ci viene in soccorso: «Il monopattino è considerato un ciclomotore leggero ed è quindi paragonato ad un veicolo: in caso di incidente subentra quindi l’assicurazione Responsabilità Civile del conducente, se assicurato. Diversamente, in assenza di altre coperture e in caso di danni che non sono coperti da nessuna assicurazione, entra in gioco il Fondo nazionale svizzero di garanzia (FNG)».
La legislazione - Proprio sul tema monopattini, la vicina Penisola ha recentemente programmato ulteriori restrizioni. Stanno per diventare obbligatorie frecce e doppio freno a disco mentre lo è già, almeno fino ai 18 anni, l’uso del casco. Diversa invece la legislazione in Svizzera, almeno per il momento, dove tutto ciò non è ancora previsto (è obbligatoria solo la licenza di condurre di categoria M dai 14 ai 16 anni). In questo senso il Vice comandante però sottolinea: «Non siamo al corrente se e quando il legislatore vorrà rendere il casco e la targa obbligatoria per i monopattini o veicoli simili. Comunque è ben augurante il fatto che, sebbene non vi sia un obbligo, diverse persone oggi utilizzino il casco, consapevoli della pericolosità in caso di caduta o incidente».
Le principali infrazioni:
- Circolazione in Zona Pedonale o sul marciapiede;
- Circolazione senza licenza di condurre (minori di 16 anni);
- Circolazione con un veicolo non conforme o modificato;
- Manomissione con conseguente superamento della velocità massima autorizzata per tale categoria di veicoli;
- Inosservanza dei segnali luminosi alle intersezioni (non rispetto del semaforo rosso);
- Guida con telefono;
- Guida in stato di ebbrezza;
- Circolazione in contromano.
Resta poi riservata la possibilità alla Polizia, in casi particolari, di segnalare altre infrazioni alle istanze competenti, tramite procedura ordinaria o apposito rapporto.