Con il Decreto urgente del Consiglio di Stato «assicurata la parità di trattamento tra vecchi e nuovi veicoli»
BELLINZONA - «L'imposta di circolazione continuerà a essere più bassa rispetto a quella pagata del 2022». Il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi - oggi in conferenza stampa dal Palazzo delle Orsoline - rimarca il concetto nel presentare il Decreto urgente approvato dal Consiglio di Stato che stabilisce i termini del nuovo sistema di calcolo della tassa di circolazione per il 2023.
Un sistema di calcolo che si baserà sulla «differenziazione tra i cicli di omologazione, il vecchio Necd in vigore da 30 anni che ha mostrato tutte le sue criticità e il più recente Wlpt ben più aderente alla realtà legata all'uso del veicolo» ha sottolineato il consigliere di Stato.
Si parte da una base d'imposta di 120 franchi cui va sommato un importo ottenuto in base all'inquinamento prodotto. «Scindendo i due cicli di omologazione, lo ripeto, il ribasso non viene attaccato», spiega Gobbi. Che ha ribadito che «chi meno inquina, meno paga».
Questa formula di calcolo decisa dal Consiglio di Stato farà però incassare 20 milioni di franchi in meno alle casse del Cantone. Per ovviare a un ammanco gravoso di entrate e rimanere in linea con la previsione di diminuzione del gettito, la risultanza della tassa automobilistica ottenuta da ogni cittadino dovrà essere moltiplicata per un coefficiente stabilito in 1,127. «Il coefficiente di moltiplicazione serve per garantire parità di trattamento» ha spiegato il consigliere.
Con il nuovo metodo di calcolo il Cantone nel 2023 incasserà 87,5 milioni di franchi, ben lontano dai 111 milioni del 2017.