Cerca e trova immobili
Una ciclopedonale tra Ponte Maggia e il Centro scolastico Realizzata in poco meno di un anno, è costata complessivamente 1,2 milioni di franchi.
LOSONE - È lunga 615 metri e rappresenta un'importante svolta per la mobilità lenta. Stiamo parlando della nuova pista ciclopedonale Ponte Maggia-Centroscolastico, il collegamento che consente di raggiungere le strutture scolastiche in bicicletta dal vecchio ponte sul fiume Maggia. L’opera si inserisce nel Programma d’Agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3). Per realizzarlo sono stati spesi circa 1.2 milioni di franchi, di cui il 30% finanziato dalla Confederazione e il 45% dal Cantone, mentre tutti i Comuni del Locarnese hanno partecipato con quote stabilite.
L'inaugurazione oggi, giovedì 28 settembre, a cui hanno preso parte il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio (DT), Claudio Zali, il sindaco di Losone, Ivan Catarin, e il vicesindaco, nonché vicepresidente della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese, Fausto Fornera.
Già a partire da questa mattina è stata possibile testarla. A percorrere i primi metri due classi di quinta elementare e una classe di prima media, insieme alle autorità. Un momento simbolico per sottolineare l'intento dell'opera, destinata a offrire a cittadini, ma soprattutto agli studenti, un percorso sicuro e attrattivo. Per l’occasione, gli allievi della Scuola elementare di Losone hanno vissuto una giornata speciale con delle attività didattiche dedicate alla sensibilizzazione verso la mobilità lenta.
La nuova pista è costituita da due segmenti che differiscono per tipologia e per contesto. Il primo è infatti parallelo all’argine insommergibile del fiume e immerso nella natura, mentre il secondo si snoda in un contesto urbano più trafficato, in prossimità dei campi sportivi del Comune di Losone. La costruzione della nuova tratta è stata necessaria per mettere in sicurezza il collegamento ciclabile regionale numero 31 (Bellinzona - Locarno - Vallemaggia), dal momento che il percorso pedonale esistente in passato, posto sull’argine insommergibile del fiume Maggia, costituiva un pericolo a causa dell’assenza di un parapetto e sempre per questo motivo l’incrocio tra pedoni e ciclisti o tra due biciclette risultava dunque molto difficoltoso.
