I Verdi: «l’imposta viene modificata seguendo le indicazioni proposte nel controprogetto».
BELLINZONA - All’indomani della presentazione, da parte del Governo, della modifica dell’imposta di circolazione, i Verdi sottolineano la propria soddisfazione «nel constatare che siamo stati giusti profeti e forse, senza l’utilizzo strumentale di cifre tendenziose nel materiale di voto, per le quali avevamo a suo tempo fatto ricorso, il risultato alle urne sarebbe stato diverso e ora non dovremmo correggere il tiro, sprecando ulteriori tempo e risorse».
Il riferimento è al controprogetto messo a punto lo scorso anno da Samantha Bourgoin, co-coordinatrice Verdi del Ticino e autrice del controprogetto sulle imposte di circolazione insieme a Ivo Durisch. «Come possiamo constatare - si legge nella nota - noi Verdi, anche se talvolta non otteniamo il consenso della maggioranza, siamo importanti per il nostro ruolo di pungolo e di precursore sui temi, perché siamo liberi da lobby e interessi personali».
Per i Verdi «il Governo e il gruppo tecnico coinvolto nei lavori, hanno fatto propri i capisaldi dell’allora controprogetto di Bourgoin e Durisch. Infatti, appena un anno dopo, con la conferenza stampa di ieri, il Direttore Norman Gobbi propone «una nuova formula più equa» e «stabile nel tempo», che corregga le «storture» e consideri nel calcolo d’imposta di circolazione non unicamente le emissioni di CO2 come faceva l’iniziativa, ma anche la massa (peso) a vuoto e la potenza dei veicoli, come proponeva il controprogetto.