Rotonde al posto dei semafori. E le code si allungano. Ma l'USTRA non si prende responsabilità.
La fase calda è quella di punta, tra le 7 e le 8 del mattino. Diverse le lamentele dei pendolari. Cosa sta dietro al fenomeno?
CAMORINO - Cosa succede da qualche giorno al nuovo svincolo di Bellinzona sud? Sempre più persone segnalano disagi sul tratto di autostrada (A2) che proviene da Lugano e che si dirige verso nord. In particolare nelle ore di punta del mattino, tra le 7 e le 8. Colpa delle nuove rotonde di Camorino, in fase di ultimazione, che stanno sostituendo i semafori precedenti? È una delle ipotesi avanzate da molti. L'Ufficio federale delle strade (USTRA), tuttavia, non ci sta. «Queste novità miglioreranno la situazione».
Il Covid? È una giustificazione parziale – Intanto, però, le code si allungano sempre di più. Mai come in passato in quella zona. Se da una parte una giustificazione la si può trovare nell'emergenza Covid, con i lavoratori che fanno meno ricorso al car pooling e ai mezzi pubblici, dall'altra non si può non notare come in alcuni giorni lavorativi la colonna raggiunga metà Monte Ceneri, e oltre.
Rivoluzioni in vista – «Le code in uscita dall’autostrada allo svincolo di Bellinzona Sud – sostiene l'USTRA, tramite un suo portavoce – si formavano anche in passato nelle ore di punta del mattino (verso Bellinzona la situazione stradale è rimasta invariata). Soprattutto a causa della capacità limitata della strada cantonale in direzione di Bellinzona. In particolare, la rotonda all’altezza del “Fust” è l’elemento che limita i volumi di traffico. La costruzione del semisvincolo di Bellinzona, prevista a partire dal 2022, risolverà definitivamente questa problematica, ritenuto che il traffico in entrata a Bellinzona farà capo a questo nuovo svincolo».
Traffico in futuro più fluido – Con le due nuove rotonde che l'USTRA sta realizzando presso lo svincolo di Bellinzona sud, il traffico in futuro dovrebbe risultare più fluido sul nodo in questione. Sarà davvero così? «Sì – riprende il portavoce –. Come si è già dimostrato con la rotonda sul lato ovest (verso Locarno) in servizio durante l’attività del cantiere AlpTransit. Ciò non può, tuttavia, ridurre il volume di traffico che dipende da altri fattori».
Il caso limite – Mercoledì mattina la situazione pare essere sfuggita di mano. E i ritardi dei pendolari si sono moltiplicati. «Nel caso specifico la coda è stata provocata dalla rottura di un mezzo meccanico attivo in cantiere durante la notte. Ciò ha causato un ritardo della riapertura della bretella in uscita verso Bellinzona. Per garantire la sicurezza degli automobilisti sull’uscita autostradale erano presenti degli agenti di sicurezza supplementari che hanno cercato di far defluire il più velocemente possibile il traffico proveniente dall’autostrada».