Proposto un salario orario lordo tra 24 e 24.50 franchi, perché «3'200 franchi non consentono una vita dignitosa»
BELLINZONA - Tremiladuecento franchi al mese non permettono a nessuno di avere un tenore di vita dignitoso. Ne sono convinti, e lo ribadiscono, i membri del gruppo Mps-Pop-Indipendenti che nei giorni scorsi avevano annunciato la volontà di presentare un proprio rapporto «che si oppone all’analisi e alla logica del Consiglio di Stato».
«Se fossimo membri di una commissione parlamentare - si legge nella nota - il nostro sarebbe una sorta di “rapporto di minoranza” che contiene un’analisi e un punto di vista radicalmente diversi da quelli della maggioranza». Il risultato sono 24 emendamenti al decreto legge sul salario minimo.
«È evidente che, tutti, ma proprio tutti (da “destra” a “sinistra”), un po’ si vergognano di quanto stanno proponendo in materia di salario minimo legale», scriveva l’Mps. Il che si traduce nella proposta di un salario orario lordo fissato in un intervallo tra 24 e 24.50 franchi, da aggiornare annualmente secondo un valore composto dall’indice nazionale dei prezzi al consumo e dall’aumento del premio di cassa malati. Con un salario minimo a livello cantonale pari al 67% (e non al 55% come proposto finora) della mediana salariale nazionale per settore economico.
Il gruppo Mps-Pop-Indipendenti ritiene indispensabile inoltre che venga verificato il rispetto della legge e che le violazioni vengano sanzionate.