«Non c’è urgenza nel portarlo a termine, non è indispensabile e non c’è interesse»
BELLINZONA - Nella seduta di Consiglio comunale di martedì 30 giugno all'ordine del giorno ci sono due messaggi municipali sul Parco urbano (realizzazione della seconda e terza tappa del progetto, ovvero l’insediamento del punto di ristoro “Café du parc”). Il legislativo dovrà dunque votare un credito complessivo di 3,3 milioni di franchi per completare l'opera iniziata nel 2013 con la realizzazione della prima tappa che prevedeva la costruzione di un edificio con spogliatoi e servizi per gli utenti degli annessi campi da gioco.
Ma per il gruppo Lega dei ticinesi/UDC i due messaggi dovrebbero essere rinviati. Le ragioni? Si teme un (altro) sorpasso di spesa, considerato che l'inizio dei lavori della prima tappa risale al 2013 non si pensa ci sia urgenza, viene messo in dubbio l'interesse dalla popolazione e, infine, è «fuori luogo» stanziare crediti milionari per progetti non indispensabili.
Ricordando l’ormai famoso “sorpasso di spesa” a Bellinzona, per il gruppo «con un po' di buon senso il Municipio dovrebbe scegliere in maniera spontanea di posticipare l'esame dei due messaggi da parte del Consiglio comunale una volta chiarite le dinamiche e le eventuali responsabilità, in ragione degli audit interni ed esterni attualmente pendenti». «Ricordiamo solo che il costo degli spogliatoi è lievitato da 800'000 a 1,2 milioni di franchi e che la direzione lavori era stata affidata direttamente al dicastero Opere pubbliche - si legge nella presa di posizione -. Nel frattempo proprio questo dicastero è finito sotto i riflettori per il sorpasso di spesa di 5 milioni di franchi nella gestione di tre cantieri cittadini».
La Lega solleva dubbi anche sull’interesse del cittadino verso il parco e il punto di ristoro. «Si tratterebbe di un bar aggiuntivo in pochi metri quadri di terreno». Infine, il costo durante «la crisi economica in atto dopo il coronavirus» fa sorgere più di una domanda. «Ssecondo noi è fuori luogo continuare a stanziare crediti milionari come nulla fosse per progetti tutto sommato non indispensabili, quando nelle ultime settimane si è parlato di scenari con 5/6 milioni di entrate fiscali di persone fisiche e giuridiche in meno per il 2021».
A tal proposito la Lega chiede «da subito che per tutti i messaggi di opere pubbliche vengano rielaborati i preventivi con criteri professionali» anziché «continuare a stanziare crediti milionari come nulla fosse per progetti tutto sommato non indispensabili».