In Italia risalgono leggermente i contagi, aumenta anche il numero delle vittime
LONDRA - Sull'onda delle polemiche per aver imposto la quarantena ai britannici che rientrano dalla Spagna, il premier Boris Johnson ha avvertito che «in alcune parti d'Europa stiamo assistendo a una seconda ondata della pandemia» di coronavirus.
Durante una visita nel Nottinghamshire, riporta la Bbc, il primo ministro ha spiegato che «laddove vediamo che i rischi stanno rispuntando dobbiamo agire in modo rapido e deciso».
Johnson ha assicurato che il governo sta cercando modi per «ridurre l'impatto della quarantena», ma «se i britannici tornano da Paesi dove ci sono nuovi focolai devono andare in isolamento». È il dovere del governo, ha sottolineato il premier britannico, che per la decisione è stato criticato nel Regno Unito e in Spagna.
Risalgono contagi e vittime in Italia - Risalgono leggermente i contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i casi di positività sono aumentati di 212 (in un primo tempo ne erano stati annunciati 181, ma mancavano tre Regioni). Nel calcolo non era stato inserito l'incremento di 19 casi in Sicilia, di 10 in Valle d'Aosta e di 2 positivi nella Provincia autonoma di Bolzano.
Ieri erano stati 170 in più, secondo i dati del ministero della Salute italiano. Le vittime sono 11, dopo quattro giorni di fila a quota 5.
I tamponi effettuati sono 48.170, in netto aumento rispetto ai 25.551 di ieri, che si riferivano alla domenica. Le persone attualmente positive in Italia sono 12.609 (+28), mentre le vittime da inizio epidemia salgono a 35.123. I casi totali di positività al coronavirus sono 246.488. I guariti sono 198.756 (+163).
I pazienti in terapia intensiva sono ora 40, in calo di 5 unità. Sono 11.820 quelli in isolamento domiciliare (+24), 749 quelli ricoverati con sintomi (+9).
In Lombardia, dopo quattro giorni senza morti, c'è un nuovo decesso dovuto al coronavirus e quindi il totale sale a 16.802 vittime dall'inizio della pandemia nella Regione italiana. Con 6.326 tamponi effettuati, sono 53 i nuovi casi positivi, di cui 9 'debolmente positivi' e 19 a seguito di test sierologici.
Calano in Lombardia i ricoverati in terapia intensiva (-1, 13 in totale), ma aumentano quelli negli altri reparti (+14, 151 in totale), di cui «10 non sono legati a eventi infettivi, ma a ricoveri determinati da altre patologie, alle quali si è aggiunta la positività al test molecolare», ha spiegato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.