Le autorità sanitarie belghe confermano la tendenza. Dello stesso avviso anche un'associazione di medici tedeschi.
BRUXELLES / BERLINO - Le autorità sanitarie belghe dicono quanto finora nessun responsabile statale si era sbilanciato a confermare: «È chiaro che è arrivata la seconda ondata di Covid-19. (In Belgio, ndr) il numero d'infezioni è in crescita e non è un piccolo aumento», ha affermato come riportano i media locali Steven Van Gucht, presidente del comitato scientifico per il coronavirus dell'Istituto di sanità Sciensano, un organismo statale. «Non sappiamo quanto durerà e quanto saliranno le curve», ha aggiunto.
Gucht ha però relativizzato la gravità della notizia: «Questa seconda ondata potrebbe non avere conseguenze drammatiche - ha aggiunto -: le misure messe in atto dal Consiglio di sicurezza nazionale possono funzionare».
In Belgio, la media su 7 giorni dei nuovi casi è passata da 292 nuove infezioni al giorno di due settimane fa a 490,7 al giorno della settimana scorsa. Un aumento del 68%. La media dei ricoveri in ospedale è salita da 17,7 a 24 al giorno (+35%) mentre la media dei decessi giornalieri ha registrato un incremento del 36%, passando da 2 a 2,7.
Particolarmente colpita è l'area urbana di Anversa. In città nell'ultima settimana sono stati registrati 979 nuovi casi, per un'incidenza di 186 contagi ogni 100'000 abitanti.
I medici tedeschi: «Una piccola seconda ondata è già qui» - «Ci troviamo già in una piccola seconda ondata», «il pericolo è vanificare i successi finora raccolti»: lo ha dichiarato la presidente dell'Associazione dei medici tedeschi Marburger Bund, Susanne Johna, alla Ausburger Allgemeine Zeitung. La crescita delle nuove infezioni non è paragonabile ai numeri di marzo e aprile, ma comunque c'è un aumento dei contagi «per cui esiste il pericolo di giocarsi i successi finora raccolti in Germania in una combinazione di rimozione e ricerca di normalità», ha detto la presidente della maggiore associazione dei medici ospedalieri. Questa volta gli ospedali sono preparati ad accogliere i pazienti, diversamente dalla prima ondata, ha aggiunto la presidente Johna.
Intanto il Robert Koch Institut, riportando i dati della scorsa mezzanotte, riferisce che tornano a salire i contagi in Germania nelle ultime 24 ore (rispetto al giorno precedente), registrando 870 nuovi casi (contro + 509). Le rilevazioni pubblicate il martedì sono in generale più corrispondenti al trend della settimana precedente (che registrava venerdì +870 nuovi casi), dal momento che i dati riportati il lunedì risentono della flessione dovuta alla chiusura degli Uffici sanitari del fine settimana.
Il fattore R0 giornaliero del 3 agosto in Germania è di 1,09, leggermente inferiore al dato precedente. Va tenuto presente che questo valore riflette l'andamento del contagio relativo alla settimana precedente. Dall'inizio dell'emergenza i casi totali registrati in Germania sono stati 211'281, le vittime 9'156.
La Francia attende la seconda ondata «in autunno o in inverno» - «L'equilibrio è fragile e possiamo ricadere in ogni momento» verso una ripresa incontrollata della pandemia: questo l'avvertimento lanciato anche dal Consiglio scientifico di Parigi, che guida il governo francese nella gestione della crisi legata al Covid-19. Quindi un nuovo accorato appello ai cittadini affinché rispettino le misure di sicurezza: «L'avvenire dell'epidemia sul breve termine è in gran parte tra le mani dei cittadini», è il messaggio contenuto nell'ultimo bollettino del Consiglio scientifico. Al di là della situazione di questa estate, l'organo consultivo ritiene inoltre «altamente probabile» che ci sarà una seconda ondata epidemica «questo autunno o in inverno».