Ben tredici milioni di persone non possono uscire di casa da giorni. Ieri sono stati registrati 209 casi
XI'AN - Era dal marzo del 2020, dai primi mesi dello scoppio pandemia a Wuhan, che una città cinese non registrava un così alto numero di casi giornalieri: 209 trasmessi localmente (ieri erano 175). Stiamo parlando di Xi'An, una città della provincia dello Shaanxi di 13 milioni di abitanti, che dal 23 dicembre è stata messa in stretto lockdown.
Dall'inizio del cluster, il 9 dicembre, la metropoli ha già registrato più di mille casi totali, facendo così entrare la città nella lista dei peggiori focolai della Cina.
Nella città di Xi'An sono stati chiusi tutti i luoghi non essenziali e azzerati i trasporti. Restano aperti solamente i supermercati e gli ospedali. Tuttavia, dato l'aumentare del numero di casi negli ultimi giorni nonostante un ampio programma di test per la popolazione, ieri sono state inasprite ancora di più le norme: tutti i residenti devono rimanere a casa, a meno che non siano stati chiamati ad effettuare il test covid di massa (attualmente ne sono stati avviati già quattro). I risultati degli scorsi giorni mostrano che il virus si è diffuso in tutti i quartieri della città, pertanto i casi potrebbero ancora aumentare ancora nei prossimi giorni. E anche le cittadine vicine hanno inasprito le norme, per evitare la diffusione del virus.
Stando a Bloomberg, il focolaio sarebbe partito da un passeggero presente su un volo proveniente dal Pakistan.
In Cina lunedì si contavano 182 casi sintomatici trasmessi localmente, di cui ben 180 nella sola provincia dello Shaanxi.