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La strategia "zero-Covid" cinese si abbatte su una megalopoli da più di 26 milioni di abitanti
SHANGHAI - Da lunedì Shanghai vivrà un nuovo lockdown. Lo hanno deciso le autorità cinesi, applicando in maniera ferrea la politica "zero-Covid" adottata per contenere e smorzare i focolai di coronavirus nel Paese.
La misura riguarderà gli oltre 26 milioni di abitanti della megalopoli e nasce come conseguenza dello screening su una buona fetta della popolazione (più di 14 milioni i test antigenici rapidi effettuati). I positivi sono stati sottoposti a tampone molecolare e l'esito è stato di 45 casi sintomatici e 2631 asintomatici.
Considerata l'enorme mole di residenti, le restrizioni saranno applicate in due momenti distinti nelle aree cittadine: in quella a est dal 28 marzo al 1° aprile, mentre a ovest dal primo giorno di aprile fino al 5. I trasporti pubblici saranno bloccati e chi potrà dovrà attivare il telelavoro, altrimenti è previsto lo stop di ogni attività. Fino a poche ore prima della decisione le autorità cittadine avevano escluso la possibilità di un nuovo lockdown, proprio per il timore di eccessive ripercussioni sull'economia.
Una volta comunicata la notizia è scattata la corsa agli approvvigionamenti: moltissimi prodotti sono spariti dagli scaffali dei supermercati.
