È la conseguenza dell'attacco alla nave corvetta Askold in Crimea, secondo il ministero della Difesa britannico
MOSCA - Il recente attacco ucraino che ha colpito una zona più a est della Crimea occupata danneggiando la nave corvetta Askold, potrebbe costringere la Russia a ridistribuire la sua flotta più lontano dalla linea del fronte: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
La Askold, una nave di nuova costruzione, è stata «quasi certamente danneggiata» il 4 novembre scorso dopo essere stata colpita nel cantiere navale di Zaliv a Kerch, si legge nel rapporto pubblicato su X.
«La capacità dell'Ucraina di colpire le infrastrutture cantieristiche della Crimea spingerà probabilmente la Russia a considerare di trasferirsi più lontano dalla linea del fronte, ritardando la consegna di nuove navi», commentano gli esperti di Londra.
La Askold, di classe Karakurst, varata nel 2021, non era ancora in servizio nella Marina russa, precisano, sottolineando che l'attacco è avvenuto più a est in Crimea rispetto alla maggior parte di quelli precedenti a lungo raggio rivendicati da Kiev.