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LIBANOAltro raid israeliano a Beirut: 22 morti e 117 feriti

10.10.24 - 19:27
L'attacco ha preso di mira il quartiere residenziale di Ra al-Nabaa. L'obiettivo del raid era il capo negoziatore di Nasrallah.
keystone-sda.ch / STF (Hassan Ammar)
Fonte ats ans
Altro raid israeliano a Beirut: 22 morti e 117 feriti
L'attacco ha preso di mira il quartiere residenziale di Ra al-Nabaa. L'obiettivo del raid era il capo negoziatore di Nasrallah.

BEIRUT - I media statali libanesi affermano che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut.

Il raid ha preso di mira il quartiere residenziale di Ras al-Nabaa. Un giornalista dell'agenzia di stampa Afp ha sentito tre esplosioni, mentre una grande nuvola di fumo nero si levava sopra la capitale libanese.

L'obiettivo era il capo negoziatore di Nasrallah - L'obiettivo del bombardamento - stando al canale saudita Al-Hadth - era Wafik Safa, era il capo negoziatore del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, che sarebbe però sopravvissuto.

Safa, scrive Ynet, è responsabile dell'unità di collegamento e coordinamento di Hezbollah e si occupa del coordinamento con le forze di sicurezza libanesi. Già nel 1987 era stato nominato capo del "Comitato di Sicurezza", la cui denominazione è stata successivamente modificata in "Unità di Collegamento e Coordinamento".

Almeno undici morti - Secondo il ministero della Sanità libanese, l'attacco aeronautico israeliano avrebbe ucciso almeno 22 persone e ne avrebbe ferite altre 117. «Il bilancio potrebbe però aggravarsi», ha precisato la stessa fonte.

Quello di stasera è il terzo raid che prende di mira la capitale libanese Beirut da quando gli attacchi transfrontalieri con Hezbollah si sono trasformati in una vera e propria guerra aperta il 23 settembre scorso.

L'Onu: «Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano - «Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano». Lo ha detto la sottosegretaria generale dell'Onu, Rosemary DiCarlo durante il Consiglio di sicurezza. «La soluzione diplomatica deve prevalere», ha sottolineato.

Per l'ambasciatore francese all'Onu Nicolas de Rivière ci vuole «un immediato cessate il fuoco in Libano per avere una descalation nella regione». L'ambasciatore ha poi ricordato una proposta in tal senso di Francia e Stati Uniti. «Condanniamo tutti gli attacchi contro il personale dell'Unifil. La protezione dei caschi blu è un obbligo che coinvolge tutte le parti».

Gli ha fatto eco l'ambasciatrice briannica Barbara Woowdward. «Gli attacchi alle forze di pace sono inaccettabili», ha attaccato l'ambasciatrice nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. «L'Iran deve immediatamente fermare gli attacchi a Israele e il suo sostegno alle milizie per evitare che una situazione già tragica dal punto di vista umanitario si deteriori ulteriormente».

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