Rivisto al ribasso il bilancio ufficiale delle vittime: i morti sono nove e i feriti 16.
Il presidente Putin ha ordinato una revisione della legislazione in materia.
KAZAN - Ci sarebbe un singolo aggressore all'origine della sparatoria nella scuola superiore di Kazan, in seguito alla quale - stando a un nuovo bilancio fornito dalle autorità locali - nove persone sono morte e altre 16 sono rimaste ferite.
Una fonte del ministero dell'Educazione della Repubblica del Tatarstan ha confermato che le persone colpite sono state ricoverate in vari ospedali della città. Alcune sarebbero in condizioni molto gravi.
Il giovane, arrestato dalle forze di sicurezza giunte sul posto, avrebbe detto agli agenti di aver messo una bomba anche a casa sua. Lo riferisce l'agenzia stampa Tass, che non dà conto dell'esito di una eventuale perquisizione del suo domicilio.
La dinamica dei fatti
La sparatoria sarebbe iniziata alle 9.20 ora locale (le 8.20 in Svizzera) e sarebbe stata preceduta da un'esplosione. Cinque minuti dopo la prima richiesta di soccorso è giunta alle forze di sicurezza. Nell'edificio, al momento dei fatti, ci sarebbero stati 714 studenti e 70 impiegati, compresi 52 insegnanti. L'assalitore sarebbe entrato nel palazzo dalla porta principale. «Una persona che imbracciava un fucile d'assalto è entrata e subito dopo ha sparato. Ha ferito un addetto alla manutenzione nell'ingresso» ha spiegato una fonte citata dalla Tass.
Prima degli spari ci sarebbe stata un'esplosione. Alcuni studenti che si trovavano al terzo piano dell'edificio sono saltati dalle finestre, nel disperato tentativo di mettersi in salvo. Almeno due sono morti.
Le motivazioni alla base del gesto del 19enne sono al momento ignote. È stato accertato che l'arma da lui usata era detenuta legalmente. La procura di Kazan ha aperto un fascicolo per omicidio di massa. La giornata di domani è stata dichiarata di lutto nazionale nel Tatarstan.
«Nessun complice»
Le notizie di un complice "abbattuto" dalla polizia dopo essersi asserragliato al quarto piano dell'edificio scolastico sono state smentite dal Comitato nazionale antiterrorismo russo (Nac). «Medici e psicologi sono al lavoro sul campo». Anche il presidente del Tatarstan Rustam Minnikhanov ha spiegato che è stata una sola persona a entrare in azione: «Non sono stati accertati dei complici», secondo sue dichiarazioni citate da una portavoce. Ci sono varie discrepanze tra il racconto dei vari media e la versione ufficiale, a partire dal numero delle persone colpite: in un primo momento si era parlato di 11 morti e 32 feriti.
L'ordine di Putin
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il capo della Guardia nazionale, Viktor Zolotov, di elaborare un nuovo regolamento su quali armi da fuoco i cittadini possono utilizzare, «tenendo conto del tipo di armi leggere usate dai tiratori» entrati in azione a Kazan. «Il fatto è che a volte certi tipi di armi di piccolo calibro sono registrati come armi da caccia, ma in alcuni paesi sono usati come fucili d'assalto, e così via. Anche questo sarà risolto con urgenza dalla Guardia nazionale russa», ha assicurato Peskov.