Due donne anziane sono state estratte vive dalle macerie ieri, ma le speranze di trovare altri sopravvissuti diminuiscono di ora in ora.
TOKYO - È di almeno 92 morti e 242 dispersi l'ultimo bilancio del violento terremoto che ha colpito quattro giorni fa il centro del Giappone, secondo le autorità del dipartimento di Ishikawa.
Due donne anziane sono state estratte vive dalle macerie, ma le speranze di trovare altri sopravvissuti diminuiscono dopo la scadenza ieri del termine di 72 ore considerato cruciale per salvare vite umane dopo un disastro naturale.
Il terremoto di magnitudo 7.5 che si è verificato lunedì pomeriggio è stato avvertito fino a Tokyo, a 300 km di distanza. Ha scosso la penisola di Noto - una sottile striscia di terra che si estende per un centinaio di chilometri nel Mar del Giappone - facendo crollare edifici e devastando strade. Ieri il primo ministro Fumio Kishida ha descritto questo sisma, seguito da numerose scosse di assestamento, come "il disastro più grave" dell'era Reiwa del Giappone, iniziata nel 2019 con l'ascesa al trono dell'imperatore Naruhito.
Secondo un nuovo rapporto provvisorio annunciato stamattina dal dipartimento di Ishikawa, almeno 330 persone sono rimaste ferite nel terremoto e nelle centinaia di scosse di assestamento che ne sono seguite.
Diverse centinaia di persone le cui case sono state distrutte sono ancora ospitate in centri di accoglienza e di evacuazione. Quasi 30.000 sono ancora senza elettricità e circa 90.000 non hanno accesso all'acqua corrente a Ishikawa e nei dipartimenti di Toyama e Niigata, situati più a nord.