La Russia risponde alle nuove sanzioni ampliando l'elenco dei rappresentanti europei a cui è vietato l'ingresso nel Paese.
WASHINGTON - Non solo l'UE, che «oggi ha adottato un tredicesimo pacchetto di misure restrittive nei confronti del regime di Putin», anche gli Stati Uniti inaspriscono le restrizioni nei confronti di Mosca.
«Oggi annuncio più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la sua guerra di conquista contro l'Ucraina e per la morte di Navalny, un coraggioso attivista anti-corruzione e il più accanito leader dell'opposizione di Putin», ha reso noto il presidente americano Joe Biden, in una nota della Casa Bianca.
«Queste sanzioni prenderanno di mira individui collegati alla detenzione di Navalny, il settore finanziario russo, la base industriale della difesa, le reti di approvvigionamento e gli evasori delle sanzioni in più continenti. Faranno sì che Putin paghi un prezzo ancora più alto per la sua aggressione all'estero e la repressione in patria».
«Inoltre - ha detto ancora il presidente - stiamo imponendo nuove restrizioni all'esportazione a quasi 100 entità per aver fornito supporto illegale alla macchina da guerra russa. Stiamo agendo per ridurre ulteriormente le entrate energetiche della Russia. E ho incaricato il mio team di rafforzare il sostegno alla società civile, ai media indipendenti e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo»
La replica di Mosca al nuovo pacchetto firmato dall'UE- «L'Unione europea continua i suoi inutili tentativi di esercitare pressioni sulla Russia attraverso misure restrittive unilaterali: riteniamo che siano illegali» e «risponderemo» ampliando «l'elenco dei rappresentati europei a cui è vietato l'ingresso nella Federazione russa». Lo sottolinea il ministero degli Esteri russo dopo la decisione dell'Unione europea di varare il 13esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca.
«In risposta a queste azioni ostili, la parte russa ha notevolmente ampliato l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri Ue cui è vietato l'ingresso nel territorio del nostro Stato».
«Qualsiasi azione ostile da parte dei Paesi occidentali continuerà a ricevere una risposta tempestiva e adeguata», aggiunge il ministero degli Esteri russo, sottolineando che la «stop list» della risposta alle sanzioni europee «comprende anche rappresentanti del Consiglio d'Europa, membri delle assemblee legislative dei Paesi dell'Unione europea, membri dell'Assemblea Parlamentare dell'Osce e dell'Apce, che rilasciano sistematicamente dichiarazioni aggressive contro la Russia».