
Mentre l'Ue si prepara a guerre ed emergenze, la commissaria per le crisi mostra in un video cosa non deve mancare nella «borsa resiliente».
BRUSSELS - Forse l'intento è quello di farci sorridere. Ma nel giorno in cui l'Europa presenta il proprio piano di gestione delle calamità, delle crisi e delle guerre, con un documento che istruisce i cittadini e i Paesi su come comportarsi e come sopravvivere nelle prime 72 ore di un'emergenza, ecco che il video della commissaria Ue per la Gestione delle crisi - che mostra cosa mettere nel kit di sopravvivenza - rischia di essere quanto meno discutibile.
E anche se la 54-enne belga Hadja Lahbib prova in tutti modi a sdrammatizzare il tema di giornata - quello delle minacce di una guerra o di una catastrofe ambientale - non riusciamo a non pensare all'attuale instabile quadro internazionale, che vede l'Europa in affanno nel ritagliarsi un ruolo nella gestione della guerra in Ucraina, così come nel compattarsi per cercare le giuste risposte a temi più di attualità, come quelli legati alla gestione dei rapporti con la nuova amministrazione Usa.
Il contenuto della borsa di sopravvivenza
Ma torniamo al video della Lahbib, nel quale mostra il contenuto della propria «borsa della resilienza», utile - secondo la politica - a essere autonomi per almeno tre giorni in caso di calamità. Si comincia dagli occhiali da vista «utili per vedere quel che succede», dice la politica europea. Si passa poi ai documenti in una custodia impermeabile, «un must in una piovosa Bruxelles». Poi, per far luce, non possono mancare una torcia, un accendino o dei fiammiferi. Così come non possono mancare una bottiglia d'acqua e soprattutto lui, «il mio amico speciale: un coltellino svizzero, 18 strumenti in un unico coltello».
«Il contante è il re»
Una piccola pausa e la commissaria ci ricorda di non dimenticare le nostre medicine («potereste averne bisogno») e qualche snack da mangiare, perché potremmo essere «molto affamati». Ma la chicca finale - alla faccia dei sostenitori della tracciabilità a tutti i costi - l'esponente della Commissione von der Leyen la riserva solo adesso, elogiando il «contante, che nel bel mezzo delle crisi, è il re», mentre la carta di credito «potrebbe essere solo un pezzo di plastica». L'elenco poi continua con il caricatore del telefonino, un mazzo di carte da gioco («per distrarsi un po'») e una radio. Et voilà, c'è «tutto quello che avete bisogno per sopravvivere nelle prime 72 ore di una crisi». Ne faremo tesoro.