Il gigante delle telecomunicazioni ha ammesso di aver ridotto le prestazioni della batteria dei suoi vecchi smartphone
L'accordo prevede il versamento di almeno 25 dollari per ogni telefono coinvolto
WASHINGTON - Apple avrebbe accettato di pagare da 310 milioni fino a un massimo di 500 milioni di dollari per aver rallentato i suoi vecchi iPhone.
Le indiscrezioni, basate sulle trascrizioni di un tribunale federale in California, segnalano che l'accordo è stato depositato venerdì scorso ed è ora in attesa dell'approvazione definitiva.
Tra dicembre 2017 e giugno 2018 sono state presentate circa 66 azioni legali contro Apple. Le accuse riguardavano il deliberato rallentamento delle prestazioni della batteria dei vecchi telefoni iPhone tramite gli aggiornamenti del software. Apple avrebbe fatto credere ai propri clienti che tali iPhone fossero più lenti a causa dell'"età".
Come comunica BloombergLaw, l'accordo proposto copre tutti i precedenti o attuali proprietari statunitensi di determinati modelli: si tratterebbe degli iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus, 7, 7 Plus e SE con dispositivi iOS 10.2.1 o successivi (per iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus e SE) o iOS 11.2 o successivi (per iPhone 7 e 7 Plus), e che hanno eseguito queste versioni di iOS prima del 21 dicembre 2017.