Lo auspicano funzionari statunitensi in vista del G7 ma il contenuto delle eventuali nuove misure è ancora sconosciuto.
NEW YORK - Funzionari statunitensi si aspettano che dal G7 in Puglia arrivi «un nuovo duro avvertimento alle banche cinesi più piccole affinché smettano di aiutare la Russia a eludere le sanzioni occidentali». Lo riporta un'esclusiva della Reuters citando due fonti a conoscenza del dossier.
È atteso che «i leader, al vertice ospitato dalla premier italiana Giorgia Meloni, si concentreranno fortemente nei loro incontri privati sulla minaccia rappresentata dal fiorente commercio sino-russo» nell'ambito della guerra in Ucraina, «e su cosa fare al riguardo. Secondo un funzionario statunitense coinvolto nella pianificazione dell'evento e un'altra persona informata sulla questione, tali conversazioni potrebbero sfociare in dichiarazioni pubbliche sulla questione che coinvolge le banche cinesi».
Non si prevede, prosegue la Reuters, che gli Stati Uniti e i suoi partner del G7 adottino alcuna azione punitiva immediata contro le banche durante il vertice, come limitare il loro accesso al sistema di messaggistica SWIFT o interrompere l'accesso al dollaro. Si prevede invece che la loro attenzione sia rivolta alle istituzioni più piccole, non alle più grandi banche cinesi, ha precisato una delle fonti.
I negoziati sono ancora in corso sull'esatto formato e contenuto dell'avvertimento, hanno spiegato le stesse fonti, che hanno chiesto l'anonimato a proposito delle trattative in corso. La Casa Bianca non ha risposto a una richiesta di commento sull'indiscrezione mentre il Dipartimento del Tesoro Usa non ha rilasciato commenti immediati sulla questione.