Le prospettive di crescita secondo la presidente della Bce Cristine Lagarde «sono migliorate e lo abbiamo rilevato in alcuni dati».
FRANCOFORTE - Per l'area euro "le prospettive di crescita sono migliorate" e proprio per questo riducendo il costo del denaro la Banca centrale europea (Bce) ha "preso la decisione appropriata, ma non significa che i tassi di interesse siano su un percorso di discesa lineare": parola della presidente dell'istituto Cristine Lagarde, secondo cui "potrebbero esserci di nuovo periodi di mantenimento dei tassi".
"Sui tassi non siamo vincolati a un percorso prestabilito: rivaluteremo la situazione a ogni tappa del percorso", afferma la 68enne in un'intervista a diversi quotidiani e pubblicata oggi sul sito della Bce. "Non abbiamo ancora concluso il ciclo di politica monetaria restrittiva. Se consideriamo i tassi di interesse reali, siamo ancora in territorio restrittivo e dovremo restarvi per tutto il tempo necessario a riportare l'inflazione al 2%".
Al momento, secondo la presidente della Bce, "abbiamo ritenuto che la disinflazione fosse avanzata a sufficienza", ma "il punto debole rimane l'inflazione che ha colpito il settore dei servizi". E ribadisce quindi di voler raggiungere l'obiettivo del 2%, "questa è la mia ossessione", e perciò "dovremo valutare costantemente i rischi e prendere la decisione giusta al momento giusto". Un obiettivo che la Bce si attende "di raggiungere nel 2025" anche se "sappiamo che non sarà una strada facile da percorrere".
Quanto alle prospettive di crescita secondo Lagarde "sono migliorate e lo abbiamo rilevato in alcuni dati". In particolare, "la disoccupazione è in calo e l'occupazione in rialzo. Le retribuzioni aumentano e l'attività è in crescita, mentre l'inflazione diminuisce". Il risparmio è ancora molto elevato, ma le persone spendono di più, c'è una ripresa degli investimenti "non molto forte, ma presente". Il settore delle costruzioni "ha continuato a lavorare" e "i costi di finanziamento hanno iniziato a scendere. Sono tutti esempi che fanno pensare che l'economia si rafforzerà" dice.
Lagarde si sofferma poi sulle nuove regole di bilancio sottolineando che "mi preme che quanto faticosamente concordato sia di fatto attuato e rispettato". E dice anche di credere fermamente nella necessità di un'unione dei mercati dei capitali. È indispensabile agire tempestivamente dall'alto e adottare un approccio organico". Ma "dotarsi di un corpus unico di norme richiederà tempo. La domanda da porsi è: come mantenere lo slancio? Un quadro di riferimento rivisto per le cartolarizzazioni potrebbe essere un buon punto di partenza".
Tra gli altri punti c'è la valutazione sul Next Generation EU: "Il programma è stato certamente utile. E dal punto di vista della governance ha rappresentato uno spartiacque", ma se sia stato di successo o meno "è troppo presto per dirlo".
Infine sulle mosse della Bce rispetto a quelle della Federal Reserve, Lagarde osserva che "già altre volte in passato la Bce e la Federal Reserve non hanno agito di pari passo. Dobbiamo seguire i nostri rispettivi mandati, e al momento i nostri fondamentali sono diversi. La nostra reazione dipende dalle nostre rispettive economie. Ma teniamo conto degli effetti di propagazione".