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CALCIO«Mi arrabbio con me stesso per le scelte fatte»

15.11.20 - 12:00
L'ex ct della selezione azzurra è tornato a parlare del periodo buio trascorso sulla panchina italiana
Keystone (archivio)
«Mi arrabbio con me stesso per le scelte fatte»
L'ex ct della selezione azzurra è tornato a parlare del periodo buio trascorso sulla panchina italiana
«Il giorno dopo che ho firmato Lippi non c’era più e mi son ritrovato da solo a gestire l’aspetto tecnico e politico».
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ROMA - Gian Piero Ventura non lo rifarebbe mai. Era reduce da un'avventura esaltante con il Torino, che gli è valsa la chiamata della federazione italiana. Quella però si tramutò in un'avventura fallimentare, soprattutto dopo che gli azzurri non riuscirono a qualificarsi per la fase finale dell'ultimo Mondiale.

«Ci penso, ogni tanto - le sue parole a TuttoCalcioPuglia.com - Mi arrabbio con me stesso per le scelte fatte, me la prendo con qualche vicenda extra-calcio che ha inciso tanto nella mia avventura con la Nazionale. Avevo due anni di contratto con il Torino e un contratto di tre anni firmato con una grossissima società di Serie A. Ho rinunciato a tutto questo perché Lippi mi diede la possibilità di fare il ct. Tutti dicevano fosse la ciliegina sulla torta di una carriera. Il giorno dopo che ho firmato, Lippi non c’era più e mi son ritrovato da solo a gestire l’aspetto tecnico e politico».

Una scelta che non rifarebbe mai... «Assolutamente no. Ma non avrei dovuto farla nemmeno in quel momento. I miei collaboratori mi dicevano di tornare a fare le cose che sapevamo fare, di andare tutti i giorni sul campo».

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