Il presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina si è espresso alla vigilia della sfida di Palermo
«Se la Juventus entrasse nella Superlega sarebbe fuori dalla Serie A»
PALERMO - Per l'Italia è una vigilia importante. Domani sera a Palermo la truppa di Roberto Mancini proverà a effettuare il primo passo verso il Mondiale in Qatar, affrontando la Macedonia del Nord. Un successo porterebbe gli azzurri alla "bella" contro Portogallo o Turchia.
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina non ci sta a mettere al centro dell'attenzione il selezionatore: «Un match importante per Mancini? No. Ha perso una partita delle ultime 40, gli ho fatto firmare il rinnovo prima dell'Europeo e non era scontato che lo vincessimo, anzi - le sue parole espresse a "La Repubblica" - Se avessimo segnato quel rigore di Roma contro la Svizzera, per me un "rigorino", non staremmo a parlare di tutto ciò».
Nove mesi dopo la vittoria dell'Europeo, l'Italia ancora non sa se potrà battagliare per la conquista della Coppa del Mondo. Come si spiega? «Guardate il risultato del calcio italiano nelle competizioni europee. Se la Juve perde 3-0 con la settima spagnola c'è un motivo. Se tutte escono prima dei quarti in Champions c'è un motivo. Le Primavera hanno solo il 30% di giocatori italiani, non ci sono infrastrutture per far allenare i giovani, abbiamo perso 200 mila tesserati del settore giovanile e scolastico durante la pandemia, recuperandone poi 120 mila. La responsabilità politica c'è se non si risolvono questi problemi».
Capitolo Superlega, la Juve rischia... «Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dalla Serie A. La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale. Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo, dove al momento raccoglie poco».