Il Lugano resta sulle montagne russe

ZURIGO - Dopo un altro weekend passato sulle montagne russe, il Lugano era atteso da un esame di quelli davvero tosti e importanti alla Swiss Life Arena, nuova e scintillante tana dei Lions. In partita nei primi due periodi - chiusi sul 2-2 nonostante la notevole pressione dei padroni di casa -, i bianconeri hanno pagato dazio nel terzo tempo, venendo infine sconfitti 6-3.

Con Koskinen confermato tra i pali ed Herburger al rientro al centro della quarta linea, i ticinesi hanno inizialmente subito la verve dello Zurigo, entrato bene in materia e subito insidioso. E così all’11’, con Marco Müller e Thürkauf sulla panchina dei cattivi, i padroni di casa hanno sbloccato il punteggio in 5c3. Con pazienza e dopo un'ottima manovra, i Lions hanno colpito con Lethonen trovando l‘1-0. Scampato un grosso pericolo al 13’ (incrocio pieno di Wallmark), il Lugano ha colpito con cinismo pochi istanti dopo, quando Marco Zanetti - servito da Arcobello - ha depositato in rete il disco dell’1-1.

Pari sicuramente stretto ai Lions, che anche nel secondo periodo hanno iniziato con ferocia e pigiando il piede sull’acceleratore. Tornato in vantaggio al 24’ con Yannik Weber - lesto nello sfruttare le difficoltà dei ticinesi nel liberare il terzo -, pochi minuti dopo lo Zurigo ha però dovuto fare nuovamente i conti con l’ottimo Koskinen (eccezionale con un intervento praticamente da seduto) e la concretezza dei bianconeri. Su assolo di Granlund, imprendibile nell’occasione, è stato Wolf a raccogliere l’assist del finnico ed infilare il 2-2 al 28’. Nuovo pareggio seguito da un nuovo clamoroso ferro dei locali, colpito questa volta da Andrighetto.

Fin lì bravo nel resistere (in qualche modo) alle sfuriate degli uomini di Grönborg, il Lugano ha incassato il colpo e ha sbandato nel terzo periodo, dove gli zurighesi hanno trovato quattro segnature. Sciupata una chance in powerplay, i bianconeri sono stati trafitti al 45’ da Bodenmann, a bersaglio dopo una rapida incursione di Lammikko e Sigrist. Dal 3-2 si è poi passati in un batter d’occhio fin sul 5-2, con Andrighetto (47’00”) e Bachofner (47’38”) che hanno definitivamente affondato la truppa di Gianinazzi. Al 56' c'è stato anche il tempo per 6-2 di Sopa, seguito dal definitivo 6-3 di Marco Müller. Per i ticinesi, 12esimi con 15 punti, è la decima sconfitta in 15 partite, la quarta del post McSorley (2 le vittorie).

Chi invece continua a volare è il Ginevra, che in casa ha divorato 6-1 lo Zugo con le reti di Omark, Pouliot (doppietta), Smirnovs, Filppula e Hartikainen. Aquile in vetta con 34 punti. Segue il Bienne con 31, che questa sera ha battuto 3-2 il Berna in trasferta. Al terzo posto sale il Friborgo, vittorioso 2-0 sul Rappi grazie ai gol di Diaz e Bertschy. Da segnalare infine il 4-1 del Langnau sul ghiaccio dell’Ajoie (tripletta di Michaelis).

ZURIGO - LUGANO 6-3 (1-1; 1-1; 4-1)

Reti: 10'24" Lehtonen (Bodenmann, Texier) 1-0; 13'54" Zanetti (Arcobello, Granlund) 1-1; 23'42" Weber (Riedi) 2-1; 27'26" Wolf (Granlund) 2-2; 44'36" Bodenmann (Sigrist, Lammikko) 3-2; 47'00" Andrighetto (Azevedo, Kukan) 4-2; 47'38" Bachofner (Schäppi) 5-2; 55'48" Sopa (Schäppi) 6-2; 57'55" Ma. Müller (Connolly) 6-3.

LUGANO: Koskinen; Mi. Müller, Alatalo; Riva, Kaski; Guerra, Wolf; Villa; Granlund, Arcobello, Zanetti; Bennett, Ma. Müller, Connolly; Morini, Thürkauf, Fazzini; Stoffel, Herburger, Vedova; Gerber.

Penalità: 4x2' Zurigo; 5x2' Lugano.

Note: Swiss Life Arena, 10'687 spettatori. Arbitri: Stricker, Mollad; Steenstra, Huguest.