È quella organizzata dalla Confederazione: 35 voli da ogni parte del mondo in poco più di un mese
BERNA - È un'operazione di rimpatrio senza precedenti quella che si sta per concludere: dallo scorso 22 marzo la Confederazione ha sinora organizzato 33 voli da ogni angolo del globo, riportando a casa quasi 7'000 viaggiatori bloccati all'estero, di cui 3'974 cittadini svizzeri. Altri 1'500 svizzeri hanno potuto rientrare grazie a voli di rimpatrio organizzati da altri Stati. È quanto comunica oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Ora sono previsti ancora due voli: uno decollerà domani da Calcutta in India, mentre il prossimo mercoledì è invece previsto un ultimo viaggio speciale dall'Africa (da Ghana, Costa d'Avorio e Burkina Faso).
I costi - La Confederazione ha prefinanziato i voli di rimpatrio. I costi sostenuti, pari a circa 10 milioni di franchi, saranno fatturati alla fine del viaggio di ritorno e saranno addebitati a tutti i beneficiari sotto forma di una partecipazione ai costi, equivalente a un prezzo di mercato ragionevole.
Il DFAE ha deciso in questo senso di optare per un importo forfettario, calcolato in base alla distanza percorsa. Si tratta di un metodo applicato anche da altri Stati europei. Per le tratte brevi (fino a 1'500 km) la partecipazione ai costi ammonterà dunque a CHF 400, per quelle medie (da 1'500 a 3'500 km) a CHF 600 e per quelle lunghe (oltre i 3'500 km) a CHF 1'100. Le tratte superiori ai 12'000 km comporteranno invece un costo per i passeggeri di CHF 1'700.
Grazie a questa ripartizione dei costi fra i passeggeri, sarà possibile coprire circa l’80% dell’intera operazione. Il DFAE contribuisce a circa il 20% dei costi sostenuti.
Ancora persone bloccate - Nonostante gli sforzi intrapresi, non sarà possibile rimpatriare tutti i viaggiatori. Secondo i dati forniti dalle ambasciate, al momento vi sarebbero ancora alcune centinaia di persone che vorrebbero rientrare.
A loro, così come agli svizzeri residenti all'estero confrontati a situazioni di emergenza, le ambasciate e i consolati elvetici possono offrire protezione consolare, tra cui anche un sostegno finanziario sotto forma di prestiti di emergenza. Il Dipartimento esaminerà i casi che gli verranno sottoposti.
Helpline molto sollecitata - Dal mese scorso, la Helpline ha ricevuto oltre 10'000 telefonate e circa 18'000 e-mail. Si tratta di una cifra record, in così breve tempo. Nei periodi di punta, sono giunte fino a 850 telefonate e mille e-mail al giorno.
A titolo di paragone, generalmente la Helpline - un servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e che in ogni momento offre assistenza e informazioni a chi si trova all'estero - gestisce circa 50'000 richieste di aiuto in un anno.