A Larissa (19 anni) manca l'avambraccio destro dalla nascita. Fino a poco tempo fa non aveva una protesi; ora ne ha una bionica.
ZUGO - «Ora ho finalmente una mano destra e sto imparando a scrivere con quella». Quando Larissa mostra la sua nuova protesi bionica su Tiktok, diverse centinaia di migliaia di persone la seguono sul social. La diciannovenne del canton Zugo è nata infatti senza avambraccio destro e non ha mai indossato una protesi prima d'ora. «La versione estetica era più un fastidio che un aiuto», spiega. Mentre, al contrario, la mano bionica è funzionale e le facilita la vita quotidiana.
«Prima pensare, poi tendere i muscoli - «Da tempo accarezzavo l'idea di farmene fare una - racconta -, ma la mia crescita doveva essere prima completa». Così, in una clinica di riabilitazione di Argovia, i dipendenti del reparto di ortopedia tecnica hanno passato due mesi a costruire una protesi personalizzata per Larissa. «È stato utilizzato un calco in gesso per modellare la cavità interna in plastica che contiene il mio braccio. Poi il resto, compresa la mano, è stato costruito intorno a esso. Ho potuto scegliere anche il colore e ho optato per un grigio scintillante».
La protesi è dotata di due sensori, posizionati sui muscoli, direttamente sotto il gomito. «Penso al movimento che voglio eseguire e poi tendo i muscoli, che muovono la mano tramite un impulso». Non proprio facile, tanto che all'inizio è stato necessario abituarsi a questo processo. «Ma anche il peso è stato una nuova incognita. Improvvisamente il mio braccio pesava molto di più». Ma non è tutto perché anche il costo di una protesi di questo tipo ha il suo "peso". «I prezzi variano a seconda del modello, ma partono da circa 50.000 franchi», spiega Larissa.
Si toglie la protesi per ballare - Il controllo dell'arto ora funziona relativamente bene nella vita di tutti i giorni, anche se la ragazza ha ancora bisogno di esercitarsi. «Solo quando userò la mano bionica per gesticolare allora sarà tutto normale per me». Anche se per certe attività, come ballare - la sua passione - e allenarsi in palestra, non è possibile trovare un compromesso. «I movimenti veloci potrebbero guastare la mia articolazione». La protesi è infatti adatta alla palestra solo in misura limitata: non si possono sollevare pesi importanti. «È una mano solo per le attività di tutti i giorni e la tolgo anche per dormire».
La protesi rende comunque più facile la vita quotidiana. «Devo camminare molto meno - spiega -, perché ora posso portare le cose con due mani, ad esempio quando preparo la tavola». In generale, portare le cose con la mano destra è ora molto facile. «La scrittura non funziona ancora e devo esercitarmi anche sulla tastiera del computer».
«Ora riesco a salutare le persone con una stretta di mano» - Ciò che è cambiato è soprattutto il contatto interpersonale. «Prima le persone mi guardavano con pietà, ora sono più curiose». La gente chiede, vuole sapere come funziona la mano. E così Larissa è felice di spiegarlo, perché lei stessa trova l'argomento divertente. E soprattutto, «ora posso stringere la mano destra alle persone, per salutarle»
Positivi sono anche i feedback ai suoi post sui social media. Foto incluse; fino a poco tempo fa Larissa aveva difficoltà a postare i propri selfie e spesso nascondeva il braccio destro. «Ora voglio dimostrare che non c'è motivo di vergognarsi. Al contrario: sono orgogliosa di mostrare la mia mano bionica».
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