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SVIZZERAKeller-Sutter a "gamba tesa" sul terzo pilastro

20.10.24 - 11:16
Il progetto di riforma pensionistico proposto dalla ministra delle Finanze mira a ridurre i vantaggi fiscali.
20min/Simon Glauser
Fonte SonntagsZeitung/Ats
Keller-Sutter a "gamba tesa" sul terzo pilastro
Il progetto di riforma pensionistico proposto dalla ministra delle Finanze mira a ridurre i vantaggi fiscali.

BERNA - La possibilità di dedurre i contributi dalle imposte è sicuramente il vantaggio fiscale più importante del terzo pilastro. Le detrazioni massime vengono aumentate ogni anno. A partire dal 2025 infatti, i dipendenti potranno dedurre dal proprio reddito imponibile un totale di 7258 franchi, 202 franchi in più rispetto a quest'anno.

L'imposta aumenta al momento del ritiro - Insomma, le pensioni di molti svizzeri si basano proprio su questo sistema promosso dallo stato. Ma attenzione, le cose forse (in un futuro neppure troppo lontano) potrebbero cambiare al momento del ritiro del capitale accumulato. Secondo quanto anticipato questa mattina dalla SonntagsZeitung la ministra delle Finanze Karin Keller-Sutter starebbe progettando una riforma per ridurre drasticamente i benefici fiscali sui versamenti nel terzo pilastro e nei fondi di cassa pensione.

Una riforma che ha suscitato subito molto malcontento, ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il punto più importante: l'imposta sui prelievi di capitale dovrebbe dipendere anche dal reddito e non solo dal capitale di vecchiaia. La conseguenza? Un aumento significativo delle tasse. Il progetto, elaborato da una commissione di esperti guidata dal direttore dell'Amministrazione federale delle finanze Serge Gaillard, dovrebbe portare nelle casse dello stato circa 250 milioni di franchi all'anno.

Classe media e redditi alti - La SonntagsZeitung ha calcolato che la misura rischia di raddoppiare le imposte per i redditi medio-alti. Attualmente chi ha un lavoro da dipendente e vuole risparmiare sulle tasse ha la possibilità di versare ogni anno circa 7'000 franchi nel terzo pilastro o colmare volontariamente le lacune della propria cassa pensione. Visto che questi versamenti possono essere dedotti direttamente dal reddito imponibile, ciò comporta una notevole riduzione delle imposte.

Il piano di risparmi dei conti della Confederazione da oltre 3 miliardi di franchi all'anno elaborato dalla commissione di esperti guidata da Serge Gaillard sopprimerebbe le possibilità di risparmio fiscale al momento del pensionamento.

Basandosi su informazioni ricevute dallo stesso Gaillard, il domenicale zurighese ha calcolato che chi ha un reddito imponibile di 140'000 franchi e a 65 anni si facesse versare 350'000 franchi dalla sua cassa pensioni, oggi pagherebbe 6580 franchi di tasse. Con il nuovo sistema arriverebbe invece a pagare 17'800 franchi, cioè più del doppio.

Chi ha un reddito imponibile di 250'000 e si facesse versare 350'000 franchi dalla cassa pensioni arriverebbe a pagare 29'000 franchi al posto di 6850, ossia il quadruplo.

I redditi bassi potrebbero invece beneficiare dal punto di vista fiscale del nuovo sistema. Chi guadagna 60'000 franchi e si facesse versare 250'000 franchi di capitale al momento del pensionamento, pagherebbe attualmente 3940 franchi di imposte, mentre con le nuove regole ne pagherebbe 3650.

L'obiettivo del Consiglio federale è di generare circa 250 milioni di franchi di entrate supplementari all'anno. Secondo la SonntagsZeitung, le critiche contro questo piano non mancano, come quelle del consigliere agli Stati Erich Ettlin (Centro/OW) che parla di "violazione della buona fede".

Gli esperti temono inoltre che la misura possa portare a minori versamenti nel terzo pilastro, soprattutto in cantoni come Zurigo, Vaud e Ticino.

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