Nuova normalità anti Covid tra i banchi. Ma in alcune classi si segnalano frasi discutibili da parte dei docenti.
Stress per il fatto di essere indietro coi programmi? Tiziana Zaninelli, capo dell’Ufficio insegnamento medio: «Vi è il tempo per un lavoro all'insegna della ragionevolezza».
BELLINZONA - “Siamo rimasti indietro coi programmi, ora c'è da correre”. “Non ci saranno momenti di calo, dobbiamo colmare tutto quello che è stato perso durante la scorsa primavera”. Frasi che sarebbero state pronunciate da alcuni docenti in classi di scuola media del Locarnese e del Luganese durante i primi giorni del nuovo anno scolastico. Questo accade a settembre (!) 2020. Dopo 6 mesi nel corso dei quali gli allievi si sono visti stravolgere le proprie vite dal Covid-19, dal lockdown e da un ritorno a una normalità che non è più quella di prima. Parole ingiustificate, segnalate da più fonti alla redazione di Tio/20 Minuti.
Il desiderio di tornare alla “normalità” – Viste le circostanze, è davvero il caso di mettere una simile pressione addosso ai ragazzi? Che senso ha usare certi toni, caricando gli allievi di responsabilità che non meritano? Tiziana Zaninelli, capo dell’Ufficio dell’insegnamento medio, vuole lanciare un messaggio positivo. «Lunedì è iniziato il nuovo anno scolastico. Con curiosità e desiderio di scoperta del nuovo ordine scolastico per i nostri allievi e allieve di prima media. E con la ripresa di un percorso parzialmente interrotto da parte delle classi degli altri tre anni. In tutti vi è il desiderio di tornare alla "normalità", allo studio e al lavoro scolastico comune nelle classi, con l'impegno, ma anche con la gioia che tutto ciò comporta».
Così si erano espressi i direttori delle varie sedi – Come per dire: non va fatta di ogni erba un fascio. I casi di cui riferisce Tio/20Minuti sembrano effettivamente isolati. «I direttori di scuola media – riprende Zaninelli – , accogliendo le classi, hanno ricordato che iniziamo un anno di scuola che nelle prime settimane riprende il programma dello scorso anno. E che poi introdurrà i temi nuovi con i tempi e i modi che la didattica insegna, rispettosi del percorso di apprendimento di ogni allieva e allievo».
Appello al buonsenso – Nonostante questo non manca un appello al buonsenso. Destinato a chi ha voluto, forse involontariamente, spronare esageratamente i propri allievi. «La scuola media dura quattro anni, vi è il tempo per un lavoro all'insegna della ragionevolezza, della calma e della pazienza».
Le parole di Bertoli – Zaninelli aggiunge: «Lo ha ricordato il Consigliere di Stato Manuele Bertoli. E lo ripetiamo noi: care allieve e cari allievi, siate attenti e diligenti, sereni e aperti alle nuove conoscenze, approfittate della scuola per crescere, per incontrare nuovi compagni e amici, per sperimentare, per sbagliare e per correggervi. Insomma per diventare le belle persone che i docenti incontrano in classe».