Raggiunto il traguardo delle 285'000 pagine. Vasto l'assortimento dei temi
BELLINZONA - La piattaforma Biblioteca digitale del Cantone Ticino ha raggiunto il traguardo delle 285'000 pagine. Complessivamente sono ora disponibili 1’058 titoli, che trattano un vasto assortimento di temi.
Attiva dal 21 marzo 2019, la Biblioteca digitale permette di consultare i titoli di numerose collezioni e collane. Grazie alla stretta collaborazione con gli istituti culturali che fanno capo alla DCSU, sono resi disponibili al pubblico su questa piattaforma un numero sempre maggiore di ricerche e pubblicazioni liberamente consultabili e scaricabili.
Tra le più recenti acquisizioni della piattaforma vi è una raccolta fornita dagli archivi dell’ex Museo cantonale d’arte, dal 2015 confluito nell’attuale Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI). Nella raccolta figurano principalmente cataloghi legati alle mostre che precedono la nascita del MASI.
Una nuova aggiunta di notevole importanza è quella dell’Annuario della Repubblica e Cantone Ticino curato dalla Cancelleria dello Stato e reso disponibile dall’Archivio di Stato: l’Annuario rende conto di un incremento di ben 14'323 pagine, suddivise in 78 fascicoli del periodo dal 1867 fino al 2014 e riporta anno per anno la composizione delle istituzioni politiche, l’organigramma dell’Amministrazione cantonale, nonché importanti informazioni sugli enti locali e sulle funzioni pubbliche.
Sono state inoltre incrementate con nuovi titoli alcune delle collane già presenti sul sito. Per esempio, sono ora accessibili gli ultimi volumi dei Quaderni della Divisione della cultura e degli studi universitari curati dall’Osservatorio culturale, come anche svariate ricerche e indagini curate dall’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana per la collana Il cannocchiale.
È possibile accedere alla piattaforma dall’indirizzo https://bibliotecadigitale.ti.ch.
I materiali sono messi a disposizione primariamente dalla Divisione della cultura e degli studi universitari e dai suoi istituti: l’Archivio di Stato del Cantone Ticino, le Biblioteche cantonali, il Centro di dialettologia e di etnografia e la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst. Il progetto è curato dal Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale, un servizio dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale, con il sostegno dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.