La solidarietà del collegio dei docenti del liceo cantonale di Lugano 1 verso i due docenti sotto inchiesta del liceo di Bellinzona
LUGANO - Un passo indietro: a dicembre, il Consiglio di Stato ha aperto un’inchiesta disciplinare nei confronti di due docenti del liceo cantonale di Bellinzona. L'accusa: aver violato il codice di comportamento dei dipendenti, utilizzando l’indirizzario di posta elettronica dell’amministrazione cantonale in modo improprio, informando i dipendenti sulle attività e sulla campagna promossa dall’ErreDiPi (Rete in Difesa delle Pensioni).
Ora è arrivata la solidarietà dei colleghi del liceo cantonale di Lugano1. Con voto unanime, il collegio dei docenti ha approvato una risoluzione in cui si chiede al Governo che l’inchiesta disciplinare venga abbandonata.
Il testo:
Il collegio docenti del Liceo di Lugano 1, riunitosi in seduta plenaria il 16 febbraio 2023, intende contestare con risolutezza la procedura avviata dal Consiglio di Stato ed esprime la propria indignazione per questo provvedimento che considera ingiusto e sproporzionato.
L’indagine disciplinare intende accertare la potenziale violazione del punto 3 del Codice di comportamento («Utilizziamo la posta elettronica dell’Amministrazione cantonale e gli indirizzi email aziendali esclusivamente a scopo professionale») e richiama in particolare all’art. 23 LORD («Il dipendente deve mostrarsi degno della stima e della fiducia richieste dalla sua funzione pubblica e tenere un contegno corretto e dignitoso sia nello svolgimento della funzione stessa sia nella vita privata»).
Il collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 contesta la legittimità di affrontare la questione secondo questa prospettiva. Esso sostiene infatti con fermezza la legittimità dell’utilizzo dei canali informativi dell’Amministrazione Cantonale da parte di chi, come i colleghi, hanno agito e agiscono allo scopo d'informare sulle attività e sulla campagna promossa dalla Rete contro il secondo taglio del 20% delle nostre rendite.
Appare pertanto inverosimile la valutazione del CdS secondo cui si potrebbe configurare un abuso e una violazione del Codice di comportamento. I nostri colleghi non hanno infatti operato per scopi personali, ma unicamente nell’intento di tenere informati gli affiliati e le affiliate all’IPCT sulle conseguenze che i dipendenti statali e parastatali subirebbero nell’eventualità che venga accolta, così come prospettata, la riforma delle pensioni.
Il collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 si associa dunque ai colleghi dei licei di Bellinzona e di Locarno nella difesa del pieno diritto di tutti e di tutte le dipendenti dello Stato di affrontare - nell'interesse dei dipendenti - problemi politici e sindacali connessi con la professione, come lo è appunto il tema della Cassa pensione, anche tramite posta elettronica interna, soprattutto se gestiti in modo equilibrato e ben strutturato come fatto dalla Rete in Difesa delle Pensioni.
Rientra analogamente in tale ambito il diritto di trattare problemi di natura professionale all’interno dei collegi dei docenti, nel rispetto dei valori democratici e della libertà sindacale, garantiti dalle Costituzioni cantonale e federale. Il collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 ritiene che una limitazione di questi diritti da parte dell’autorità assuma un carattere antidemocratico, intimidatorio e repressivo.
Per questi motivi, il collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 chiede al lodevole Consiglio di Stato che l’inchiesta disciplinare venga abbandonata.