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CANTONEIl Cantone punta sul teleriscaldamento

10.07.23 - 10:17
Il Consiglio di Stato ha sottoposto una richiesta di credito da 27 milioni di franchi al Gran Consiglio.
Ti-Press
L'impianto di teleriscaldamento attivato nel 2022 a Mezzana.
L'impianto di teleriscaldamento attivato nel 2022 a Mezzana.
Il Cantone punta sul teleriscaldamento
Il Consiglio di Stato ha sottoposto una richiesta di credito da 27 milioni di franchi al Gran Consiglio.

BELLINZONA - Il Cantone ha deciso di puntare (forte) sul teleriscaldamento. Tanto da sottoporre al Gran Consiglio un messaggio per la richiesta di un credito quadro di 27 milioni di franchi e un'autorizzazione alla spesa di 40 milioni di franchi per la promozione e realizzazione di progetti di produzione e distribuzione di energia termica tramite queste reti.

Caposaldo - Il Consiglio di Stato ritiene infatti il teleriscaldamento «un caposaldo» della politica energetica e climatica sia cantonale che federale. «È un importante provvedimento del Piano energetico e climatico cantonale, in quanto assume un ruolo fondamentale per la riduzione dei consumi energetici, delle emissioni di CO2 e di inquinanti, ma anche quale strumento per accelerare la conversione energetica e ridurre la dipendenza energetica dall’estero, impiegando fonti di energia, per quanto possibile rinnovabili, presenti sul territorio cantonale».

Verso una società rinnovabile al 100% - Ed è per questo motivo che il Governo ritiene di «grande importanza» le proposte contenute nel messaggio. «La sua attuazione - ricorda il Consiglio di Stato - s’inserisce nel solco degli altri provvedimenti già in atto per sostenere e incrementare gli sforzi intrapresi per un cambiamento sostanziale verso una società rinnovabile al 100%, uno degli obiettivi contenuti nel Programma di legislatura 2019-2023 e coerente con gli obiettivi energetici e climatici nazionali e internazionali».  

Un investimento - Il Governo è altresì convinto che questi interventi avranno un effetto benefico anche per quanto concerne i maggiori investimenti previsti e il sostegno ad aziende all’avanguardia nel settore della cosiddetta economia verde, con particolare riguardo a quella locale. In questo senso l’indotto economico che questi incentivi potrebbero generare è notevole. «Ritenuto che l’incentivo corrisponde mediamente all’incirca al 15% dell’investimento globale sostenuto dal promotore o dal richiedente - - evidenzia il Consiglio di Stato - l’indotto a beneficio dell’economia locale di 27 milioni di franchi di incentivi concessi potrebbe raggiungere circa 180 milioni di franchi».

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Ah bene un'altra novità: pompe calore, pannelli solari, eolico, ora arriva anche il teleriscaldamento con il relativo pacchetto di milioni. 40 milioni sembrano tanti, ma sono una inezia se si pensa che il teleriscaldamento non è solo una caldaia a nafta o pellet che produce acqua calda, ma ^bisogna creare una struttura di distribuzione con costi elevatissimi, senza dimenticare tutte le strade appena rifatte. sembra un'altra improvvisazione. del resto è un'operazione che solo enti pubblici possono affrontare. l'opzione valida è ancra e rimane sempre quella nucleare

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Bé col nucleare puoi fare teleriscaldamento, alla fine sempre d'acqua calda si parla.

TW 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
A Caslano funziona con il cippato di legno proveniente dai nostri boschi.

diessegi 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Speriamo che la caldaia non sia a nafta.....😢
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