Interpellanza di Matteo Buzzi dei Verdi. Tra le richieste anche quella di valutare l’istituzione di uno stato di necessità
LOCARNO - La violentissima grandinata dello scorso 25 agosto, che si è abbattuta sulla città di Locarno e nelle zone limitrofe, ha causato enormi danni, fortunatamente solo materiali.
Ora, per sapere come il Cantone si sta muovendo per far fronte alle conseguenze economiche dell'eccezionale ondata di maltempo - Nel frattempo la Città di Locarno ha attivato una cellula di emergenza per verificare i danni - arriva un'interpellanza di Matteo Buzzi (Verdi Ticino).
Questa la premessa, dopo aver riassunto quanto accaduto a fine agosto: «La grandinata è stata sfortunatamente seguita da un altro evento meteorologico con piogge abbondanti. In molti casi, per l'assenza o la scarsa disponibilità di aziende di carpenteria, vetreria o di costruzione durante il fine settimana, non si è potuto intervenire prima dell'inizio dell'evento di pioggia abbondante di sabato 26 e domenica 27, ciò che ha ulteriormente aumentato i danni materiali complessivi dell'evento - spiega Buzzi - Fortunatamente si sono verificati solo alcuni ferimenti di lieve entità che però rimarranno indelebilmente nella memoria di chi li ha subiti, soprattutto se si trattava di bambini. I danni materiali sono invece complessivamente molto ingenti sia al patrimonio pubblico che a quello privato (edifici e automobili), a quello culturale (facciate di chiese trivellate) e naturale (giardini e alberature pubbliche e private) e alle colture agricole (uva e colture diverse)».
Ricostruzione dei fatti a cui seguono le richieste inviate al Consiglio di Stato: