Cerca e trova immobili

LUGANOLo jihadista ticinese: «Un bravissimo ragazzo»

23.02.17 - 14:58
I conoscenti raccontano chi è Ümit Y., il ragazzo «integratissimo» finito in manette. Sarebbe stato un amico di Abderrahim Moutaharrik
tipress
Lo jihadista ticinese: «Un bravissimo ragazzo»
I conoscenti raccontano chi è Ümit Y., il ragazzo «integratissimo» finito in manette. Sarebbe stato un amico di Abderrahim Moutaharrik

LUGANO - «Un bravo ragazzo, integratissimo e con tanti amici». Emergono nuovi particolari sulla figura di Ümit Y., il 32enne presunto reclutatore e sostenitore dell'Isis finito in manette ieri. L'uomo, come riferiscono a tio.ch/20minuti i suoi conoscenti, è nato in Turchia ma cresciuto a Lugano.

Il ritratto - Frequentatore della moschea di Viganello, dove si recava a volte con la divisa della ditta di sicurezza per cui lavorava, era diplomato alla scuola di Commercio di Massagno. Aveva lavorato presso l'ospedale Civico di Lugano come impiegato, aveva anche aperto e poi chiuso una ditta di pulizie prima di passare al settore della security (presso 3-4 agenzie prima di arrivare alla Argo 1). «Ultimamente parlava spesso dell'Islam e della Turchia, forse un po' idealizzandola» raccontano i conoscenti. «Ma giammai avremmo pensato a una radicalizzazione». 

La conversione - Da ragazzo, Ümit Y. sarebbe stato lontano dalla religione islamica. «Non gliene importava nulla. Verso i 17anni ha avuto un riavvicinamento all'Islam, ha iniziato a fare il Ramadan, ma è sempre rimasto una persona normalissima e integrata» racconta un amico. «L'ultima volta che l'ho visto? Tre settimane fa. Si era fatto crescere una lunga barba. Avrei voluto parlargli, prima o poi, di religione. Ma non ho notato alcun segno strano».

Straordinari non pagati - Sul lavoro il 32enne raccontava di avere qualche problema con il titolare della Argo 1. «Diceva che aveva difficoltà relazionali con il suo superiore a Camorino, diceva che faticava a stare ai suoi ordini» spiega l'amico. Umit avrebbe raccontato anche di ore straordinarie non pagate.  

L'amicizia con Moutaharrik - Stando a quanto riferito da radio3i il 32enne, tra l'altro, sarebbe un amico di Abderrahim Moutaharrik. Le indagini che hanno condotto al fermo del presunto reclutatore sarebbero legate a quelle che hanno portato all'arresto del campione marocchino di kickboxing (che si allenava a Canobbio), condannato per terrorismo internazionale e legami con lo Stato Islamico.

Seguito da tempo - Ümit sembra fosse nel mirino delle autorità da tempo. Ad accelerare le indagini sarebbe stata la segnalazione dei sindacati contro la Argo 1 (il cui titolare è stato fermato ieri per usura ed altri reati). Il 32enne, infatti, rivestiva il ruolo di "primo tenente" all'interno della società di sicurezza. Stando ai colleghi «non destava nessun sospetto, ma anzi sembrava una persona tranquilla».

L'altro indagato - Un altro cittadino turco, anch'esso amico di Moutaharrik (e di Ümit), è stato interrogato e poi rilasciato. Lo stesso è accaduto all'Imam Jelassi, interrogato come persona informata sui fatti, dopo che la moschea di Viganello è stata perquisita.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE