Il proprietario dell'omonima pompe funebri precisa però che si tratta di resti «che non erano più stati reclamati da nessuno».
MENDRISIO - Sì, hanno trovato delle ossa anche nel magazzino. È quanto riferisce al settimanale L'Informatore Fernando Coltamai, titolare dell'omonima azienda di onoranze funebri sotto indagine per truffa e turbamento della pace dei defunti. Si tratta di «otto cassette di resti umani che erano destinate agli ossari», spiega, specificando che «sono state collocate nel magazzino e poi non sono più state reclamate da nessuno».
«L’apertura degli ossari è piuttosto complicata e a volte si attende qualche tempo prima di potervi deporre dei resti», si giustifica Coltamai, specificando che nel suo giardino, intanto, proseguono gli scavi.
«Quattro delle otto cassette erano nel nostro magazzino da oltre 20 anni», ammette il professionista delle onoranze funebri, specificando che le altre «provenivano dal cimitero di Meride. Erano in attesa che terminassimo altri lavori in quel cimitero, per poi aprire l’ossario una volta sola e collocare tutti i resti». Anche queste ossa, precisa infine, «non sono state mai reclamate».